Mobilità sostenibile, qualità della vita, tutela della salute. È con questi cavalli di battaglia che il brugherese Marco Fumagalli varca la soglia del Consiglio regionale della Lombardia. Eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle, dice di provare una «grande soddisfazione» per «il risultato delle elezioni regionali».
Per questo, ringrazia «tutti gli attivisti che si sono impegnati in questa dura campagna elettorale, oltre che a tutti coloro che hanno espresso il voto e la preferenza», ma non si accontenta. Anzi, rilancia subito: «Sarei stato ancora più felice se a rappresentare la Brianza al Pirellone ci fosse anche Lidia Ronchi. Sarebbe bastato qualche voto in più».
Ma il bicchiere mezzo pieno, aggiunge, è che ci sono «ancora degli spazi di miglioramento. C’è ancora troppo divario tra i risultati nazionali e quelli locali. Occorre un maggiore radicamento sul territorio conquistando la fiducia della gente anche a livello locale».
Fumagalli è consigliere comunale di minoranza a Brugherio dopo aver sostituito il compagno di partito dimissionario Andrea Monachino. Siederà nella Sala di piazza Battisti fino alle elezioni, alle quali non si ricandiderà come consigliere. «Potrei farlo, in quanto non c’è incompatibilità tra le due cariche. Ma le regole del Movimento lo vietano, per cui non sarò candidato in città».
Dalla sua posizione in Regione, però, si augura «di poter essere di ausilio ai gruppi cittadini» dei 5 Stelle. Perché, sostiene, «la Brianza è uno dei territori più ricchi del pianeta, ma al tempo stesso con dei grandi problemi da risolvere. La qualità dell’aria brianzola è tra le peggiori d’Italia e il livello di consumo di suolo è da record come ci ricordano spesso le associazioni ambientaliste e le istituzioni preposte».
Nella sua attività consiliare in città si è distinto per diverse battaglie quando riteneva non fossero rispettate le norme, soprattutto nella linea della trasparenza. In Provincia, si è occupato di appalti e gestione dei rifiuti. «La dismissione degli inceneritori – afferma, anticipando alcuni principi della la propria futura attività al Pirellone –, il cui numero è sovradimensionato rispetto ai fabbisogni di smaltimento della nostra regione, sarà una priorità, anche nell’ottica della prevenzione per le malattie respiratorie».
Meno fumi significa anche più trasporti pubblici: «Mi auguro – auspica – di poter vedere alla fine del mandato il prolungamento della metropolitana fino a Monza e almeno l’avvio di quella per Vimercate». Un augurio che parrebbe quantomeno ottimistico, ma secondo Fumagalli «le risorse ci sono, ma vengono impiegate in opere inutili come la Pedemontana. È quindi solo una questione di scelte politiche e non di reperimento di risorse». E dunque la battaglia, conclude, sarà volta a «sensibilizzare verso una mobilità sostenibile e una gestione del territorio che garantisca una migliore qualità della vita e una tutela della salute che i brianzoli sicuramente meritano».