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Consiglieri polemici per la “presa d’atto” dei Revisori dei conti

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Consiglieri polemici per la “presa d’atto” dei Revisori dei conti

La giunta sembra voler tirare dritto sulla presunta mancanza di un parere dei Revisori dei conti nella delibera di project financing del cimitero.

Il tema è emerso a seguito di una domanda posta dal consigliere comunale 5 Stelle Marco Fumagalli, proprio ai Revisori. Questi ultimi hanno risposto di ritenere “illegittima” (così si legge nel testo) la delibera votata dal Consiglio comunale in quanto “è stata assunta senza il parere obbligatorio del Collegio dei Revisori”.

Il Collegio dei Revisori è un organo comunale con funzioni di controllo giuridico e contabile nonché di consulenza per gli aspetti economici e finanziari dell’Ente. È composto da 3 membri, individuati dalla Prefettura in un apposito albo, e resta in carica per 3 anni.

Il tema del parere sul project financing è stato al centro di una Commissione consiliare, lunedì. I politici di minoranza si sono detti propensi ad approfondire il tema, rispondendo formalmente ai Revisori e attendendo poi un chiarimento. L’assessore al Bilancio Graziano Maino ha confermato che la giunta avrebbe preso una decisione, portandola al voto del Consiglio comunale, solo dopo aver sentito i pareri della Commissione. Ma è parso di intendere che l’orientamento sia di passare oltre, senza ulteriori passaggi.

PARERE O PRESA D’ATTO?
Secondo la ricostruzione di Maino, la delibera in discussione è stata inviata al Collegio dei revisori a settembre per ottenere il necessario parere. Otto giorni dopo, il 28 settembre, i revisori hanno risposto con un documento che “prende atto” della delibera (scaricabile cliccando qui, dall’Albo del Comune di Brugherio).

Per la giunta è un testo che vale come parere, una sorta di nulla osta. Per Fumagalli, al contrario, è un documento senza valore giuridico, perché un parere deve essere per forza positivo o negativo, ha detto. Ecco perché ha chiesto approfondimenti ai Revisori, i quali avrebbero confermato che quella “presa d’atto” non era un parere.

Non è chiaro perché, però, a settembre, non abbiano allora inviato un vero e proprio parere. NoiBrugherio ha contattato lo studio della presidente del Collegio dei revisori, Amarillide Sempio, chiedendo un chiarimento, ma, al momento di andare in stampa, non ha ancora ricevuto una risposta.

«MANCANO DOCUMENTI»
I Revisori hanno anche aggiunto che mancherebbero alcuni documenti richiesti per approfondire la valutazione, mentre secondo il dirigente brugherese addetto, Saverio Valvano, ogni atto disponibile è stato inviato. Valvano ha aggiunto che, a settembre, i Revisori avevano 8 giorni di tempo per rispondere alla richiesta di parere con ulteriori appunti. Se non l’hanno fatto, ha detto, il tempo per le richieste si considera scaduto e la delibera si può portare in Consiglio comunale.

Che sia illegittima o no, hanno concordato i consiglieri, la delibera non inficia in ogni caso il Bilancio che è al voto del Consiglio comunale venerdì.

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