Comunità Pastorale
Don Vittorino Zoia: l’Arcivescovo ci chiama alla verifica culturale ed esistenziale
di don Vittorino Zoia, parroco
L’indizione di questo sinodo coglie il momento di Chiesa e società in cui viviamo, cruciale per il fenomeno migratorio verso l’Italia e l’Europa più in generale. L’accoglienza o meno del fenomeno migratorio è di un’attualità estrema, è sotto gli occhi di tutti.
È dunque urgente il richiamo dell’Arcivescovo alla comunità cristiana: “Come dobbiamo cambiare per essere anche oggi, insieme, discepoli del Signore e Chiesa dalle genti?”. La comunità cristiana vive nella storia, segnata dalla drammatica situazione di chi è migrante. È una bella provocazione quella che l’Arcivescovo offre alla Chiesa di cui è stato chiamato ad essere pastore e dunque spero che tutti sappiano lasciarsi coinvolgere da questo sinodo.
La Comunità pastorale Epifania del Signore, è chiamata a riflettere sull’oggi dell’accoglienza (o meno) rispetto alle persone che sono tra noi e provengono da lontano. Siamo invitati a una verifica a livello culturale ed esistenziale: quali idee, approcci, scelte pensiamo e, concretamente e possibilmente, siamo in grado di mettere in opera?
Il Consiglio pastorale unitario che si ritroverà giovedì 18 gennaio, alle ore 21 a Sant’Albino, dovrà approfondire il senso di questa proposta dell’Arcivescovo e saper indicare le linee concrete secondo cui la nostra comunità dovrà camminare.
La cronaca di questi giorni purtroppo ci manifesta, qualora ce ne fosse bisogno, la gravità del momento in riferimento al fenomeno migratorio nel nostro Paese. Ringraziamo l’Arcivescovo per il coraggio di esporsi e di indicare alla Chiesa ambrosiana lo stile di una presenza davvero umana perché evangelica.