Comunità Pastorale
Il decalogo di don Leo: “Vedrete che bello!”
Domenica 1 ottobre, don Leopoldo Porro ha fatto il suo ingresso ufficiale nella Comunità pastorale Epifania del Signore, celebrando la Messa delle 10 a San Bartolomeo. L’omelia, a partire dal brano del Vangelo secondo San Matteo (21,28-32), è stata un po’ una sintesi del suo pensiero sull’oratorio. Un augurio per i ragazzi e un documento programmatico. Un decalogo che proponiamo di seguito.
Carissimi oratoriani, dai più piccini fino a quelli che si prendono cura di voi, oggi ufficialmente scatta “l’operazione sinceramente”. Vorrei fossimo tutti animati dal sentimento di sincerità del primo figlio della parabola che con sincerità, di fronte all’invito rivoltogli dal Padre di andare a lavorare nella vigna, per prima cosa dice “non ne ho voglia”, ma poi si pente e ci va. Così ho pensato che, per vivere la proposta di fede che il Signore ci fa, noi dobbiamo rispondergli sinceramente. La sincerità è la condizione per vivere la fede. In quella vigna che è la proposta oratoriana. E così ho pensato di promulgare un decalogo.
- Ragazzi dell’iniziazione cristiana, vorrei vedervi sinceramente entusiasti perché state per conoscere l’oratorio, come un continente tutto da scoprire. Verrete accolti da persone che vi comunicheranno messaggi bellissimi con gioia ed entusiasmo. Lasciatevi coinvolgere, vedrete che bello!
- Cari preadolescenti, vi vorrei sinceramente appartenenti, protagonisti e decisi. Fidatevi, state facendo la scelta giusta! L’oratorio, che avete deciso di far diventare ancor più parte della vostra vita, vi piacerà un mondo! E il vostro mondo potrà contare sull’oratorio, come di un formidabile amico!
- Cari adolescenti, vi sogno sinceramente attratti dal Vangelo che riempie il vostro cuore e vi rende capaci di amare e servire. Siate disponibili a vivere mille esperienze belle, che vi faranno crescere!
- Cari diciottenni, vi contemplo – come siete belli nei vostri 18 anni! – sinceramente convinti che il Vangelo vissuto sia regola per comprendere il vostro futuro di cristiani contenti e intelligenti!
- Cari giovani, vi accompagno mentre sinceramente vi scoprite nella gioia sempre più grande di vedere la vostra vita diventare sempre più bella nel vivere la fede nella vocazione che Dio rivolge ad ogni suo figlio.
- Carissimi educatori, capi scout, capi chierichetti, che di ragazzi, preadolescenti, adolescenti diciottenni e giovani vi prendete cura, voi siete i vostri gruppi! Siate follemente innamorati del messaggio evangelico che l’oratorio si impegna ad essere. L’oratorio è cosa del cuore, non una fredda struttura da riempire. E ricordatevi che nella parola sinceramente c’è anche “mente”: la fede mobiliti in voi l’intelligenza più alta. Innamoratevi dei contenuti meravigliosi che la fede fa conoscere e che riguardano il mondo intero!
- Carissimi operatori, che affiancate i ragazzi nel mondo della scuola materna e di Sos compiti, vi voglio cristiani sinceramente appassionati dell’umano e della sua promozione.
- Carissimi dirigenti e allenatori del Cgb, vi voglio sinceramente dediti e fedeli ai valori umani dello sport quali la gratuità e l’onestà; vi chiedo di pensare anzitutto alla crescita integrale dei ragazzi con cui condividerete un sacco di tempo. Sia questo l’obiettivo da raggiungere!
- Carissimi genitori e tutti coloro che hanno un ruolo di “cura familiare” nei confronti dei ragazzi che ci sono affidati. Diciamo tutti insieme “io mi fido!” e “faremo un bel lavoro insieme!”
- Carissimi tutti, coloro che da queste Parole del Vangelo di oggi si sentono chiamati a spendersi con nuova inventiva e nuovi percorsi nel campo della proposta oratoriana, vi esorto ad andare in questa vigna, ad amare sinceramente. Non diciamo subito sì, per poi non fare nulla. Ma convertiamoci e poi andiamo. Vedrete che bello!