Cronaca
Le nostre intelligenze, Dario Bortolotti: Serbia e Svizzera per le protesi
Dario Bortolotti, Titolo della tesi di laurea: “Sviluppo e validazione di una soletta sensorizzata per una neuroprotesi sensoriale”, Università: Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria Biomedica, Voto: 107
Spiegaci in breve la tua tesi
La perdita di un arto è un evento traumatico tanto per il fisico quanto per la psiche di una persona. Ad oggi le protesi in commercio permettono il recupero parziale della funzionalità dell’arto perduto, ma non consentono di ripristinare il feedback sensoriale, ovvero tutte quelle informazioni di forza, pressione e posizione che ci permettono di afferrare un bicchiere senza romperlo o accorgerci di star pestando un sasso evitando di cadere.
Restringendo il campo agli arti inferiori, la mancanza di queste informazioni si traduce spesso in scarsa fiducia durante l’utilizzo della protesi, asimmetria nel cammino e degenerazione delle articolazioni. La tesi si è svolta per un periodo di quattro mesi in Svizzera e cinque in Serbia, durante i quali mi sono occupato, assieme ad una mia collega, del progetto e dello sviluppo un sistema sensorizzato capace di acquisire ed elaborare il pattern pressorio registrato durante il cammino.
Il nostro dispositivo è stato poi integrato con un sistema di stimolazione neurale già esistente, al fine di ottenere una neuroprotesi sensoriale in grado di tradurre le informazioni pressorie in stimoli elettrici somministrati direttamente ai nervi di un soggetto amputato al fine di ripristinare il feedback perduto.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Questa esperienza internazionale, mi ha insegnato moltissimo sia sul piano professionale che su quello personale, dandomi la possibilità di confrontarmi con mentalità e modi di lavorare completamente diversi dal mio. Per il prossimo futuro spero di poter mettere a frutto quello che ho imparato in questi mesi, non necessariamente nello stesso campo, così da ampliare ancora di più il mio background prima di iniziare a cercare il tanto agognato “lavoro della vita”.
L’idea ce l’ha suggerita un lettore, Luigi Beretta. È nata così la rubrica che racconta, a partire da questo numero, le tesi di laurea degli universitari brugheresi. Spesso questi testi passano inosservati nel giorno che rappresenta il coronamento di un percorso universitario. Spesso succede perché non si ha la competenza specifica per un settore di studi, così da comprenderlo. NoiBrugherio prova a invertire questa rotta. Gli studenti brugheresi hanno la possibilità di spiegare, presentare, rendere accessibile e alla portata di tutti il loro progetto. Inviateci le vostre tesi, con una breve, e semplice, spiegazione del lavoro. Oppure, contattateci, così da spiegarcele a voce.
Ci trovate via email (info@noibrugherio.it) oppure su whatsapp (389.8221145).
La rubrica è a cura di Sofia Beretta e Lucrezia Buongiorno