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Noi Brugherio

Chiudiamo ma non ci arrendiamo. Insieme (forse) possiamo ripartire

Cronaca

Chiudiamo ma non ci arrendiamo. Insieme (forse) possiamo ripartire

0129042017noibEVCari lettori, siamo stati insieme quasi 15 anni, insieme abbiamo vissuto le vicende della nostra città, noi abbiamo cercato di raccontare piccole e grandi storie, voi ci avete stimolato con suggerimenti e critiche. È stato bello stare insieme, ma come sempre c’è un inizio e una fine. Siamo partiti nel 2003 con 12 pagine in bianco e nero tra la curiosità di tanti e l’incredulità di molti, chiudiamo per i soliti, classici, maledetti motivi economici.

In questi anni la pubblicità è continuamente calata, negli ultimi mesi è crollata oltre ogni limite: siamo a poco più di 40mila euro per tutto il 2017, grosso modo un terzo rispetto a una decina d’anni fa. Perché? Di sicuro la crisi ha colpito duramente le attività commerciali, forse noi non siamo riusciti a spiegare fino in fondo le opportunità che il giornale offre a negozi e attività economiche della città.
Di fatto così non possiamo andare avanti.

Abbiamo tentato di tutto per continuare, credeteci: siamo riusciti a tagliare i costi della stampa, abbiamo ridotto all’osso gli scarsissimi compensi a chi settimana dopo settimana realizza il giornale, abbiamo avuto la fortuna di non dover pagare l’affitto dei locali grazie all’Oratorio San Giuseppe, ma la cassa si riempie, numero dopo numero, di debiti.
Nel dicembre 2015 abbiamo lanciato un appello straordinario ai lettori, la mobilitazione è stata straordinaria, abbiamo raccolto ben più dei 20mila euro necessari – e di questo vi siamo grati – ma questa volta non ce la sentiamo di richiedere il vostro aiuto perché avremmo bisogno di 15-20mila euro per arrivare a fine anno. E poi saremmo daccapo.  Le sottoscrizioni dei lettori servono per integrare le entrate, ma non possono sostituire la pubblicità.

È brutto parlare di vile denaro, un giornale è fatto di impegno, idee e creatività, sarebbe molto meglio discutere di proposte e miglioramenti, ma senza solide basi economiche anche le idee più belle restano nel mondo dei sogni. In molti ci hanno suggerito di far pagare Noi Brugherio, ma il nostro obiettivo non era – e non è – quello di fare un settimanale che si rivolge a qualche centinaio di lettori. In tanti ci suggeriscono di fare un giornale online, risparmiando così sulle spese di stampa, ma non vogliamo e non possiamo escludere chi ha scarsa dimestichezza con internet o addirittura non ha il computer.

Chiudiamo, ma lasciamo la porta socchiusa: utilizzeremo questi mesi di stop per fare riflessioni e verifiche, vogliamo vedere se sarà possibile riprendere le pubblicazioni in autunno o nel 2018. Ci incontreremo con chi vorrà per cercare idee che migliorino il giornale, lasceremo aperta la mail info@noibrugherio.it a chi vorrà scriverci le sue impressioni o semplicemente i suoi saluti. La mail servirà anche a raccogliere promesse di contratti pubblicitari per l’autunno o il 2018: non chiediamo soldi subito, ma la disponibilità a incontrare i nostri rappresentanti per impostare una collaborazione che sia proficua per Noi Brugherio e le attività economiche locali.

Chiudiamo ma, come dicono i giovani, teniamoci in contatto. Dobbiamo fare tutto il possibile, noi e voi, perché Noi Brugherio sia messo nelle condizioni di ripartire.

Se non ci riusciremo, pazienza: rimarrà l’orgoglio di aver passato tanti anni con voi, quasi un miracolo, e di aver lavorato settimana dopo settimana con uno straordinario gruppo di volontari che hanno affiancato la redazione occupandosi di tecnologie, distribuzione, contabilità e raccolta pubblicitaria.

Nino Ciravegna

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