Comunità Pastorale
Nella gioia della Pasqua la testimonianza viva di Papa Francesco. Gli auguri di don Vittorino
di don Vittorino Zoia, parroco della Comunità pastorale Epifania del Signore
Carissimi brugheresi,
mi rivolgo a tutti, a coloro che condividono il cammino di fede e a chi che per altre scelte, tutte da rispettare, fa altri cammini. Mi rivolgo a tutti voi se permettete, con questo augurio che viene dal fatto di cui ogni anno facciamo memoria: la Pasqua di Gesù, la sua vita data a noi sulla croce, la sua morte che vince la nostra morte perché il Signore Gesù è risorto.
L’augurio nasce ripensando un po’ alle vicende di questi giorni, sia quelle grandi della nostra Storia, del nostro pianeta, sia a quelle più particolari, personali, ripensando all’incontro con voi nelle occasioni più diverse.
Il Qoelet, libro biblico molto bello, molto forte, contiene questa espressione: “Niente di nuovo sotto il sole”.
Ecco, il cristiano nella semplicità e nella forza dell’annuncio della fede pasquale dice che c’è un avvenimento nuovo, anche se la storia sembra soffocarlo, anche se il male nelle forme più tragiche e devastanti, così come nelle forme più piccole, sembra dirci che niente è cambiato e che anzi ciò che davvero vince è tutto ciò che è contro la nostra vita.
La Pasqua dice l’esatto contrario: Dio stesso in Gesù, nella morte di croce ci dice che Lui è per noi, che Dio è per noi. Non secondo quello stile che aveva detto Satana nelle tentazioni, o secondo ciò che aspettavano i suoi stessi amici o la gente o chi, sotto la croce, ha detto “Salva te stesso, se sei figlio di Dio”.
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Dio è in mezzo a noi in Gesù Cristo morto e risorto. È in mezzo a noi in quella forma affascinante, incredibile, che è la forma di una vita data, di un amore che sembra perso, che sembra non così decisivo per la vita, che sembra lasciare le cose come prima. In realtà, i segni che possiamo rintracciare a tutti i livelli ci dicono che questo amore, questo regno di Dio, questo modo di regnare di Dio davvero sta portando tutto al compimento.
Il mio augurio è questo: il Signore cammina con noi, è davvero con noi, anche quando non ce ne accorgiamo, anche quando tutto sembra congiurare contro il suo amore, contro il suo essere per noi. Ci chiede di non aver paura di fidarci di lui su quella strada che molto spesso, come quella della croce, sembra una strada fallimentare, una strada inumana, ma in realtà è la strada di una vicinanza e di una forza che, se apriamo le porte a lui, ci darà il coraggio e la gioia di vivere.
Questa parola, “gioia”, potrebbe sembrare fuori luogo di questi tempi. Eppure mi richiama il volto, la figura, le parole, la vita e la testimonianza di papa Francesco che abbiamo avuto la possibilità di avere vicino a noi lo scorso 25 marzo.
Ho colto in lui un testimone della forza pasquale, un uomo debole, un uomo che non ha da offrire chissà che cosa, ma un uomo che vive, semplice e forte, di Gesù risorto.
Quel Gesù risorto che, se accolto, ci dona ancora una volta la consapevolezza che la vita di ciascuno di noi merita, perché amata da Dio, e che vivere con Lui è vivere camminando sulla strada che porta nel nostro cuore quella pace, quella gioia, quella fiducia, quella speranza di cui noi siamo assolutamente mendicanti e bisognosi.
Con queste parole semplici rinnovo il mio augurio, che la pasqua del Signore sia la riscoperta che la nostra vita è amata e che davvero possiamo affidarla a lui, compagno fedele del nostro cammino.
Buona Pasqua a tutti!