Comunità Pastorale
Come si può credere a un Dio crocifisso? La meditazione prefetto monsignor Franco Buzzi
«Si può credere ad un Dio crocifisso?» Una domanda che interrogava già i primi cristiani e che va dritta al cuore della fede. Su questa provocazione, domenica 2 aprile alle 16 in chiesa San Bartolomeo, monsignor Franco Buzzi terrà l’ultimo incontro della rassegna “Dal conflitto alla Comunione”, dedicata al 500° anno dalla riforma protestante.
Partendo dalle prime testimonianze di San Paolo, il relatore illustrerà come Martin Lutero si confrontò con questa realtà cruciale, sviluppando una vera e propria teologia della Croce.
«Il punto di partenza sarà la prima lettera ai Corinzi, un testo dove la croce emerge come “scandalo” per i contemporanei di Paolo» spiega monsignor Buzzi «Lutero affronta questo tema in modo diretto, senza timore, arrivando ad intuire che mentre Dio si rivela, si nasconde, perché, se si rivelasse in tutta la sua potenza, l’uomo non avrebbe altra scelta che seguirlo». Un pensiero che, per la sua portata, non affonda le sue radici semplicemente su un piano teorico, ma parte prima di tutto da un’esperienza concreta: «Il vantaggio di questa prospettiva, è che la teologia si incarna nella vita di tutti i giorni» prosegue il monsignore «Lutero in prima persona ha vissuto sulla sua pelle l’esperienza della croce, così come Francesco di Assisi e altri protagonisti della fede. È in questo vissuto che lui sviluppa il suo pensiero, la consapevolezza di un Dio che compie la sua opera attraverso opere che invece apparentemente gli sono estranee, come la croce».
L’incontro andrà così, ancora una volta, ad approfondire quelli che sono i forti punti in comune tra il cammino dei cattolici e quello dei protestanti, aggiungendo un altro tassello al comune percorso verso la comunione.