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Padre Fumgalli alla Lega Ciclistica: «Grazie dalla Guinea per tutto l’aiuto»
Riceviamo questa lettera di padre Giuseppe Fumagalli, missionario brugherese in Guinea Bissau. Ringraziando la Lega ciclistica per un contributo, tratteggia una fotografia della missione oggi.
di Padre Giuseppe Fumagalli, missionario in Guinea Bissau
Carissimi amici della ciclistica 2, voi siete arrivati puntuali con il ricavato dei calendari, ma io mi ritrovo come uno che va con il freno a mano tirato. Tra poco passerò il testimone di parroco al mio coadiutore anziano (si fa per dire, non ha ancora 50 anni) e io passerò nel numero dei preti “quiescenti”, anche se non ho molta intenzione di “stare quieto”. Mi è ancora cresciuto il lavoro tra le mani (e, se non cresce, lo vado a cercare, è un vizio). Non vi ringrazio solo io (come fate a raccogliere tanto, con la crisi che c’è? Ah, è vero, la domenica della festa di Brugherio ha fatto bel tempo!), ma è tutta la squadra che vi ringrazia.
Ho tre suore di cui due giovani, un prete (che diventerà mio parroco) e un diacono spaccamontagne (che in Guinea non ci sono). Mi rubano un sacco di tempo con la scuola di lingua felupe e la preparazione dei testi per le catechesi settimanali in due lingue (per ora), ma non mi lasciano muovere più di tanto: vanno loro, e bisogna anche disciplinare le uscite per non avere sempre qualcuno in giro e anche per ridurre il consumo dei carburanti. Avete mai provato a far quadrare un cerchio? (non intendo quello della bicicletta che, purtroppo, alle volte ci riesce da solo, con smacco del ciclista), ma il cerchio geometrico, quello che c’era sul libro di scuola. Noi stiamo tentando, ma se non ci siete voi a darci una mano, ce lo sogniamo.
Grazie di nuovo, il Signore vi benedica: noi glielo diciamo spesso e speriamo proprio che da questo orecchio ci senta bene. Ci vediamo a Brugherio, sarò a casa dal 20 febbraio al 26 marzo, il giorno dopo che viene Papa Francesco a Milano.