Cronaca
Le nostre intelligenze, Ilenia Roccuzzo: Violenza in famiglia
Ilenia Roccuzzo, Titolo della tesi di laurea: “TESTIMONI INVISIBILI. Le risorse messe in campo dai bambini vittime di violenza assistita”, Università: Università degli Studi di Milano-Bicocca, Facoltà di Scienze dell’Educazione, Voto: 104
Spiegaci in breve la tua tesi.
L’interesse nei confronti di questo tema deriva dalla mia esperienza di tirocinio presso il Servizio Educativo Minori del Comune di Brugherio, dove ho potuto conoscere molte realtà diverse che mi hanno spinta in “mondi” per me ancora sconosciuti. La mia tesi tratta il tema della violenza assistita.
Ma che cosa si intende per violenza assistita? Questo tipo di violenza fa riferimento all’esperienza vissuta da un bambino di qualsiasi forma di maltrattamento, che sia di tipo fisico verbale o psicologico, compiuta su figure di riferimento e per lui affettivamente importanti, come può essere la violenza messa in campo dal padre nei confronti della madre. Quasi nessuno si domanda che effetto ha la violenza su chi non la subisce direttamente, ma si limita ad osservarla quotidianamente. Spesso si è condizionati dall’idea che i bambini siano troppo piccoli per capire quello che sta succedendo tra le mura di casa, ma in realtà questo non è affatto vero. Ne sono la dimostrazione le innumerevoli conseguenze che queste piccole vittime si trascinano nel corso di tutta la loro vita. Ho scelto proprio questo argomento poiché ad oggi, purtroppo, non se ne parla abbastanza: talvolta questa violenza viene sottovalutato o addirittura negata sia dagli stessi genitori che dai vari operatori. Infine ho voluto dedicare ampio spazio della mia tesi allo studio delle innumerevoli capacità messe in campo da questi bambini per poter uscire fuori dal buco nero in cui la violenza assistita li ha incastrati.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Al momento, purtroppo, non ho ancora trovato un posto di lavoro nell’ambito educativo. Il mio sogno è quello di poter lavorare in una comunità minorile o più in generale con i minori. Vorrei poter ESSERCI per tutti quei ragazzi/bambini che nonostante la loro età ne hanno già “viste troppe”. Vorrei riuscire a ridare loro la speranza e la voglia di farcela nonostante le difficoltà che la vita gli ha posto davanti. Sono consapevole che questo è un grande sogno al quale posso arrivare solo compiendo tanti piccoli passi, ho ancora tanto da imparare ma al contempo ho tanta voglia di mettermi in gioco.
L’idea ce l’ha suggerita un lettore, Luigi Beretta. È nata così la rubrica che racconta, a partire da questo numero, le tesi di laurea degli universitari brugheresi. Spesso questi testi passano inosservati nel giorno che rappresenta il coronamento di un percorso universitario. Spesso succede perché non si ha la competenza specifica per un settore di studi, così da comprenderlo. NoiBrugherio prova a invertire questa rotta. Gli studenti brugheresi hanno la possibilità di spiegare, presentare, rendere accessibile e alla portata di tutti il loro progetto. Inviateci le vostre tesi, con una breve, e semplice, spiegazione del lavoro. Oppure, contattateci, così da spiegarcele a voce.
Ci trovate via email (info@noibrugherio.it) oppure su whatsapp (389.8221145).
La rubrica è a cura di Sofia Beretta e Lucrezia Buongiorno