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Un anno sulle strade, il bilancio del Comandante della Polizia Locale

Cronaca

Un anno sulle strade, il bilancio del Comandante della Polizia Locale

il comandante della Polizia locale, Pierangelo Villa

il comandante della Polizia locale, Pierangelo Villa

Nel 2016 ci sono stati 177 incidenti stradali in città. Di questi, 65 hanno provocato feriti. «Siamo quasi al limite del fisiologico – afferma il Comandante dei vigili, Pierangelo Villa, tracciando un bilancio dell’anno passato -. Soprattutto considerando che ogni anno a Brugherio transitano 90 milioni di veicoli, occupati da circa 140 milioni di persone». Le multe staccate sono state cinquemila, soprattutto «per mancata concessione di precedenze, passaggio con il semaforo rosso, mancanza della patente o dell’assicurazione, sosta vietata negli spazi delle persone con disabilità». Pochissime invece, le truffe: «I nostri anziani – dice Villa – sono ormai abbastanza attenti agli sconosciuti».

Le nostre strade sono sicure?
I numeri dicono di sì, anche se si può sempre fare meglio, ed è quello a cui puntiamo. Il dato ci conforta, ma non ci sottrae dal desiderio di vederlo ridotto, in particolare quando gli scontri risultano mortali.

Negli ultimi 4 anni, 3 persone sono morte per incidenti stradali in città.
Sabato Antonia Mombelli è morta in via Matteotti, nel luglio scorso accadde ad Anna Maria Sabato in via Sciviero e nel 2014 Daniel Pellegrino a Moncucco. Tre casi tragici che ci addolorano, arrivano dopo anni in cui non ne accadevano. Ma le nostre strade sono in generale sicure. Cerchiamo di fare in modo che lo siano sempre di più.

Come vi impegnate per aumentare la sicurezza?
Puntiamo sulla tecnologia, che ci supporta riducendo i tempi e rendendo più efficienti gli uomini del comando. Solo per citare alcuni elementi: abbiamo posizionato, forse primi in Italia, le telecamere ai varchi della città: sapete che risultati ottimi abbiano avuto. Abbiamo scritto un software che consente di far dialogare rapidamente le pattuglie con il Comando: oggi ogni incidente con feriti è da gestire con la massima attenzione perché è una vera “scena del crimine”, dato che è stato introdotto il reato di omicidio stradale. Ci siamo poi attrezzati per affrontare eventuali black out: può sembrare una piccola cosa, ma essere pronti alle emergenze può fare la differenza. E però, per citare una pubblicità che ho visto ieri, la tecnologia più avanzata è sempre l’essere umano.

A questo proposito, quanti uomini ha il Comando? Sono sufficienti?
Siamo in 20 e finalmente, dopo anni, nel 2017 si aggiungeranno 2 persone. Il Comune, per vincoli di legge, non aveva potuto assumerne prima. Ringrazio l’amministrazione per aver trovato il modo di rinforzare finalmente il personale.

Quali attività svolgono i suoi uomini?
Tutti devono essere disponibili a fare di tutto. C’è naturalmente chi è più predisposto per le pratiche amministrative e chi nel lavoro sulla strada, ma ciascuno fa quello che è necessario. Perché le attività sono tante e impegnano ben oltre il regolare orario, anche se non tutti i cittadini lo sanno.

Vi trovate anche a combattere qualche pregiudizio?
È facile dire che “i vigili non si vedono per le strade e non fanno le multe”. La verità è che, settimana scorsa, non c’è stato un giorno in cui i miei uomini sono andati tutti a casa prima delle 23. Li ringrazio, sono esemplari, altro che orario d’ufficio…

Quali interventi vi hanno più impegnato?
Non voglio entrare nel particolare, ma ad esempio abbiamo individuato, a seguito di segnalazioni e approfondite indagini, 4 discariche abusive. Alcune, ben nascoste. Oppure, cito un caso esemplare tra i tantissimi che affrontiamo e sono meno evidenti. In settimana abbiamo portato una persona a una visita medica obbligatoria. Stiamo parlando naturalmente di un soggetto da trattare con la delicatezza del caso, debole, bisognoso di cure. Ha impiegato 4 uomini, dalle 14,30 alle 23, perché quando si arriva al Pronto soccorso non c’è un canale preferenziale, ma si resta in coda come capita a tutti. È un’azione della Polizia che i cittadini magari non vedono: fa parte del lavoro che svolgiamo quotidianamente dietro le quinte.

Episodi di violenza?
Abbiamo affrontato quattro violenze domestiche su donne. Troppi. L’impegno su questo fronte deve essere massimo, da parte di tutti.

Quali idee per il nuovo anno?
Aumentare sempre e il più possibile la presenza sulle strade. È quello che dà ai cittadini la percezione della sicurezza: ognuno ne ha una soglia diversa e dobbiamo rispettare anche chi ha bisogno di essere più rassicurato vedendo accanto a sé un uomo in divisa.

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