Comune
Migranti e integrazione, l’assessora Valli: «Città esempio di accoglienza»
«Nell’ambito degli incontri relativi al sistema di gestione dei migranti, Brugherio è spesso citata come esempio virtuoso di accoglienza nel territorio» dice con una punta d’orgoglio e soddisfazione l’assessora con delega all’integrazione Laura Valli. A più di due anni dall’arrivo del primo gruppo di richiedenti asilo in città, in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato di domenica, Valli fa il punto di cosa si è fatto, cosa si sta facendo e cosa si farà per l’accoglienza e integrazione dei migranti che risiedono temporaneamente in città.
Migranti ospiti in famiglia
«Al momento venti sono a Maria Bambina e dieci risiedono da un anno in due appartamenti di via Dante – spiega l’assessora –. I richiedenti asilo di Maria Bambina fanno parte di un secondo gruppo, arrivato la scorsa estate, e dunque si stanno ancora integrando». I migranti arrivati oltre due anni fa quindi, ricevuta la risposta di richiesta asilo da parte della Prefettura (alcuni con risposta positiva, la maggior parte con diniego), hanno quindi abbandonato la struttura: «Nessuno però ha ricevuto provvedimento di espulsione, e alcuni sono attualmente ospitati da famiglie private in città. Sono ragazzi che hanno fatto un percorso importante, si sono create relazioni di affetto e amicizia».
L’Amministrazione, con l’assessora Valli e non solo, afferma di credere molto all’integrazione di questi ragazzi provenienti da varie zone dell’Africa e ha così favorito un dialogo tra le associazioni di volontariato e la Cooperativa Il Melograno, che gestisce la struttura di Maria Bambina. «Tutti hanno firmato il Patto di volontariato, e diverse associazioni offrono occasioni di socializzazione per spingere e sollecitare il coinvolgimento» prosegue Valli. Attualmente le associazioni che hanno coinvolto in vario modo i migranti sono Brugherio Oltremare. Anche i singoli cittadini possono partecipare attivamente, testimonia l’assessora: «Ci sono tanti esempi di cittadini che li accompagnano dal dottore, li incontrano per aiutarli a imparare meglio l’italiano. Il tutto a integrazione di quello che fa già la cooperativa, ma sono comunque attività utili. Tanti cittadini ci hanno chiesto cosa possono fare».
I progetti del Comune
Il Comune ha attivato una serie di progetti per impiegare i richiedenti asilo, tramite la cooperativa, in attività di volontariato: montaggio e smontaggio di strutture per eventi pubblici, attività in biblioteca, consegna di materiale informativo dei vari uffici e, in via di definizione, manutenzione del verde e piccole opere di manutenzione. Attualmente il lavoro con il nuovo gruppo di migranti è in fase di transizione: «I primi che sono arrivati sono stati plasmati da Brugherio, questi hanno alle spalle 6 mesi in altre strutture del territorio – spiega Valli –. Per chi ha avuto occasione di incontrarli, la loro presenza è stata un’opportunità di arricchimento. Chiaramente poi anche tra gli stessi richiedenti asilo ci sono tante differenze, dovute alla storia personale e alla realtà di provenienza». Valli non nasconde i fatti di cronaca, che hanno portato all’intervento delle Forze dell’Ordine a Maria Bambina, ma al tempo stesso evidenzia le sfide di ripartire con il nuovo gruppo, forte dell’esperienza precedente: «Siamo consapevoli che affrontando le situazioni, anche se non sono di nostra diretta competenza, si può contribuire a una gestione più governata. Il rapporto con la cooperativa è puntuale, cosa che non avviene in tutti i Comuni».
Sguardo al futuro
Guardando al 2017, Valli è convinta che «ci sia più consapevolezza da parte di tutti. Per il Comune è una fatica fisica, ma una fatica che dà tanto. Dopo 2 o 3 mesi, l’esigenza per loro diventa quello di occupare il tempo, e vuole essere questa la sfida per il 2017. Parlando con loro li si sente spesso dire che “Brugherio è una città bellissima”. La città ha risposto bene, nessuno è mai stato importunato e addirittura qualcuno neanche si è accorto della loro presenza». L’assessora chiude poi con un suggerimento: «Consiglio a tutti di provare a mangiare con loro. Sedersi a tavola permette alle persone di conoscersi, dopo questa esperienza nulla sarà più uguale a prima».
Chi volesse entrare in contatto con i migranti può farlo contattando la Coop. Il Melograno alla mail coordinamento2@ilmelogranonet.it