Comune
150esimo, l’intervento del parroco don Vittorino Zoia: Metodo e contenuti della “bibbia laica”
Pensando al 150° del Comune di Brugherio invito tutti voi, e me stesso prima di tutto, ad esercitare il pensiero. La fatica del riflettere, del pensare, dell’approfondire, del conoscere. Perché la realtà è semplice, ma non è semplicistica, e la tentazione delle scorciatoie, del parlare alla pancia e dei populismi, è sempre presente.
Scelte facili e appaganti
In questi giorni leggevo un articolo sulla storia che precede la Prima Guerra mondiale. Diceva, e sono d’accordo, che davvero il popolo corre sempre il rischio di accogliere proposte e scelte che sembrano appaganti, ma che poi in realtà si pagano col sangue. Noi italiani, da lì e nel giro di vent’anni, abbiamo vissuto due drammi che segnano ancora la nostra attualità e la cui analisi, purtroppo, non è ancora nemmeno condivisa. È necessaria quindi la fatica del pensare e lo dico a me prima ancora che a voi. A volte vorremmo fare scelte facili pensando che tutto alla fine andrà bene, ma la realtà è semplice, non semplicistica.
Metodo e contenuti della “bibbia laica”
Riprendo un pensiero che citava ieri (sabato ndr) il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: una dialettica e un confronto, certe volte anche aspro, forte, sono necessari. Ma tenendo presente, e questo lo aggiungo io, la “bibbia laica” della nostra Costituzione, dei valori fondativi della nostra Costituzione, soprattutto sotto due aspetti. Il primo è quello del metodo: siamo persone adulte ed acculturate, sappiamo da dove è sorta la Costituzione. Non da un pensiero unico e omologante, ma da un confronto forte tra diverse forze di pensiero e forze politiche. Il secondo aspetto è quello del contenuto: una dialettica, a mio avviso, deve contenere e coniugare i tre valori che in filosofia si dicono trascendentali: il Vero, il Buono, il Bello.
Per cosa stiamo lottando?
Chiediamoci cosa stiamo ricercando, a che cosa ci opponiamo, per che cosa stiamo lottando. E successivamente decliniamo la capacità di essere una comunità civile, oggi, alla luce della “bibbia laica” che sono i valori della Costituzione. Una comunità accogliente, prima di tutto. Le due presenze oggi dei gemellaggi francese e slovacco dicono molto, se non vogliamo cadere nel celebrativo e basta, di un’Europa che oggi più che mai ha bisogno di riprendere il pensiero che l’ha costituita, quello dei padri fondatori, che non sono passati invano.
Storia e bene comune
Quindi l’augurio per i 150 anni del Comune è che pensiamo, riflettiamo e ci confrontiamo alla luce di quei valori veri che possono costituire una storia davvero condivisa, pur dentro tutte le difficoltà di cui tutti siamo a conoscenza e di cui sopportiamo il peso. Auguri a Brugherio vuol dire riprendere in mano la nostra storia con il pensiero, con la fatica della dialettica e del confronto, cercando quel bene comune che dovrebbe stare a cuore a tutti noi, nessuna parte politica esclusa.