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Le nostre intelligenze, Stefania Beretta: Cellule staminali e traumi cranici

Cronaca

Le nostre intelligenze, Stefania Beretta: Cellule staminali e traumi cranici

stefania-berettaStefania Beretta, Titolo della tesi di laurea: “Effects of Human ES-derived neurali stem cell transplantation and kindling in a rat model of traumatic brain injur”, Università: Università Bicocca di Milano, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze; Voto: 110 e lode

Spiegaci in breve la tua tesi.
Mi sono laureata ui in Italia dopo un anno negli Stati Uniti per svolgere la tesi e coronare il sogno di studiare all’estero. Ho sviluppato il mio lavoro presso la University of California, Irvine nel laboratorio del Professor Brian J. Cummings, specializzato nello studio dei traumi cranici e nello sviluppo di possibili terapie con cellule staminali neurali umane derivate da cellule staminali embrionali (ES-hNSCs). Il progetto della tesi è valutare l’effetto terapeutico del trapianto di questa linea di cellule staminali in un modello animale di ratti, cercando di indurre delle crisi epilettiche in seguito ad un trauma cranico. Parlando di “trauma cranico” ci riferiamo a qualsiasi evento in grado di alterare le funzioni e la fisiologia cerebrale per opera di una forza esterna. A livello cellulare sia il trauma cranico che le crisi epilettiche portano a morte cellulare. La linea da seguire, quindi, è stata quella di sfruttare la capacità delle cellule staminali di sostituire quelle danneggiate. Le cellule staminali adulte sono cellule immature e indifferenziate, in grado di proliferare e di generare le cellule del tessuto di appartenenza: dato che le cellule del mio progetto sono staminali neurali, di conseguenza generano solo cellule del cervello (neuroni, astrociti e oligodentrociti). Queste cellule, una volta trapiantate in cavie con trauma cranico e crisi epilettiche, sono in grado di sopravvivere e di differenziarsi nelle diverse tipologie cellulari del cervello elencate precedentemente.

Cosa ti aspetti dal futuro?
Mi piacerebbe entrare nel mondo accademico e sto cercando un programma di dottorato, possibilmente all’estero. Tuttavia, non vorrei escludere a priori altre possibilità, per cui vorrei provare a fare un’esperienza/stage nelle industrie.

L’idea ce l’ha suggerita un lettore, Luigi Beretta. È nata così la rubrica che racconta, a partire da questo numero, le tesi di laurea degli universitari brugheresi. Spesso questi testi passano inosservati nel giorno che rappresenta il coronamento di un percorso universitario. Spesso succede perché non si ha la competenza specifica per un settore di studi, così da comprenderlo. NoiBrugherio prova a invertire questa rotta. Gli studenti brugheresi hanno la possibilità di spiegare, presentare, rendere accessibile e alla portata di tutti il loro progetto. Inviateci le vostre tesi, con una breve, e semplice, spiegazione del lavoro. Oppure, contattateci, così da spiegarcele a voce.
Ci trovate via email (info@noibrugherio.it) oppure su whatsapp (389.8221145).
La rubrica è a cura di Sofia Beretta e Lucrezia Buongiorno

 

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