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Valeria Tiengo, il sogno realizzato di diventare giudice

Cronaca

Valeria Tiengo, il sogno realizzato di diventare giudice

valeria-tiengoQuindicimila persone si sono iscritte al concorso per diventare magistrato bandito nel 2014, che si è svolto tra il 2015 e il 2016. Solo in 348 hanno superato scritto e orale. Una di loro è Valeria Tiengo, brugherese, 33 anni, unica donna della provincia di Monza e Brianza. «Fin dagli anni dell’Università – racconta – ho avuto questo desiderio: si è confermato nel tempo, nonostante serva molta forza di volontà».

Diciassette materie d’esame
L’esame è infatti una somma di tutte le materie, o quasi, che si studiano nei 5 anni di Giurisprudenza. Durante la parte scritta è necessario realizzare un’analisi su tre argomenti: uno di diritto civile, uno penale, uno amministrativo. L’orale, per chi ci arriva (in media il 10% di chi consegna) è un anno dopo gli scritti. «Ci si trova davanti a dieci esaminatori– ricorda Tiengo –, seduti a ferro di cavallo, con l’esaminato in mezzo. Ciascun esaminatore pone diverse domande, sulle 17 materie che è necessario aver preparato. E si aggiunge un colloquio in inglese». La difficoltà, sottolinea, è prepararsi su una mole così ampia contemporaneamente.

Tenacia da scout
«Serve tenacia», aggiunge, ammettendo che in parte è merito anche dei quasi 20 anni vissuti nel gruppo scout cittadino, oltre che del sostegno della famiglia. «Lo scoutismo – afferma – ha avuto un ruolo importante non solo nella formazione del mio carattere, ma anche in questa scelta. Da quando ero lupetta fino a quando ho svolto servizio come capo educatore, ho imparato che, se si ha un obiettivo e si hanno davanti due strade, si sceglie senz’altro la più lunga e difficile se porta a realizzare il proprio sogno. E grazie alla mia famiglia e a mio marito ho trovato ogni giorno la forza per percorrere al meglio questa strada».

Al Tribunale per i minori
Terminata l’università, dopo la pratica forense, la Scuola di specializzazione per le professioni legali e l’abilitazione da avvocato, mentre si preparava al concorso, la futura magistrata ha lavorato presso la Camera di Commercio di Milano, a supporto delle piccole e medie imprese nell’ambito del Servizio Innovazione e bandi. L’esperienza che più ha segnato il suo futuro è però lo stage universitario. «Mi piacerebbe diventare giudice del Tribunale per i minori, che ho frequentato durante lo stage. È un ruolo peculiare perché prevede anche l’ascolto di giudici onorari e l’esplorazione di dinamiche psicologiche e sociologiche, oltre alla conoscenza e all’applicazione della legge».

Tirocinio e prima udienza
Adesso la aspetta un anno di tirocinio, non appena riceverà la nomina ufficiale a magistrato ordinario. «Per 5 mesi – spiega – affiancherò diversi magistrati negli uffici giudiziari, sperimentando le diverse possibilità della professione». In questo periodo frequenterà anche la Scuola superiore della magistratura di Scandicci per un mese. Poi, aggiunge, «mi aspettano altri 6 mesi di tirocinio mirati, per prepararmi alla prima funzione». «Inizio questo percorso – conclude Valeria Tiengo – con una grande curiosità, nell’attesa del momento che immagino più emozionante, quando al termine del tirocinio potrei condurre la mia prima udienza da giudice».

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