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Onoreficenze, parte della minoranza è polemica: «Gesto ideologico e imposto»

Politica

Onoreficenze, parte della minoranza è polemica: «Gesto ideologico e imposto»

La prima seduta del Consiglio comunale con sindaco Marco Troiano, lunedì 24 giugno 2013. Foto di Giovanni Visini

La prima seduta del Consiglio comunale con sindaco Marco Troiano, lunedì 24 giugno 2013. Foto di Giovanni Visini

Opposizione critica su metodo e contenuto. Nel primo caso, con anche qualche ammissione dalla maggioranza, perché il regolamento delle onorificenze e benemerenze pare non sia stato discusso a sufficienza prima di arrivare in Consiglio. Ha invece sollevato diverse polemiche, soprattutto di Stefano Manzoni (Lega Nord), Roberto Assi (Brugherio popolare europea) e Massimiliano Balconi (X Brugherio) la cittadinanza onoraria automatica per i minori stranieri.

«Non capisco – ha detto quest’ultimo – cosa serva all’integrazione questo gesto. La cittadinanza in maniera aprioristica non ha alcun valore se non propagandistico per il Comune». Per Assi, si tratta di una «strumentalizzazione per fini politici», vale a dire il sostegno dello ius soli. «Condividiamo il percorso – ha aggiunto – e che si debba parlare di partecipazione, integrazione e rispetto. Ma non condividiamo gli strumenti». Secondo Francesca Pietropaolo (Lista Ronchi sindaco), «l’infanzia è già tutelata, la cittadinanza onoraria è solo ideologia e io alle ideologie ho sempre preferito le idee».

Vincenzo Panza (Progetto Brugherio) si è detto favorevole, «auspicando onestà intellettuale e non propaganda». Antonio Piserchia (Gruppo misto) ha detto di «sognare un Paese in cui tutti i bambini che nascono in Italia siano italiani», sostenuto anche con argomentazioni simili da Francesca Feraudi (Sinistra ecologia libertà). Secondo Carlo Nava (Uno sguardo oltre), che pure ha criticato la poca condivisione, «c’è forse una specie di paura recondita dell’uomo nero, ma i bambini sono tutti uguali». Critica sul metodo anche Andreina Recalcati (Brugherio è tua!), si è detta però favorevole al contenuto così come Pietro Virtuani (Partito Democratico) per il quale «la città può essere una comunità educante». L’assessora Valli ha infine detto che «in città ci sono 600 bambini di nazionalità straniera: 450 di loro frequentano le nostre scuole, 430 sono nati a Brugherio».

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