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Scuola superiore, Troiano e Virtuani rifiutano le accuse. Ponti: «Scelta contabile, non politica»

Cronaca

Scuola superiore, Troiano e Virtuani rifiutano le accuse. Ponti: «Scelta contabile, non politica»

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«Mi fa piacere che anche la minoranza abbia riconosciuto ciò che ho detto sulla scuola superiore. Vale a dire che il progetto è stato fermo dal 2009 al 2014, quando la Provincia era guidata dal centrodestra e c’erano i mezzi per realizzarlo». Risponde con una frecciata, il sindaco Marco Troiano, alle accuse dei politici di minoranza di non aver fatto abbastanza per la scuola superiore in via Rodari. «Non sono soddisfatto – aggiunge -, ma la situazione delle Province oggi è chiara e i soldi, da aggiungere al mutuo poi sospeso per costruire l’opera, non c’erano comunque». Poteva immaginare più collaborazione dal collega di partito Pd, Gigi Ponti? «Non ci sono favori di partito, ma temi istituzionali: sono un sindaco che parla con un presidente di Provincia».

Secondo l’interessato, Ponti, si potrebbe ragionare di scelte politiche «se le Province si trovassero in condizioni finanziarie “normali”». Invece, «a causa del riassetto istituzionale in corso e dei pesantissimi tagli economici», l’unico obiettivo di bilancio è «garantire la minima gestione ordinaria: per restare in ambito scolastico ciò si traduce nel fornire il riscaldamento, rimpiazzare gli arredi rotti, assicurare le manutenzioni». La scelta di «fermare, non cancellare» il progetto della scuola «è un’operazione contabile, non politica».

All’insinuazione di aver accettato la scelta per presunto carrierismo, il consigliere provinciale Virtuani risponde con l’ironia: «Se non fare la scuola superiore a Brugherio consentisse di fare carriera politica, il centrodestra brugherese oggi pullulerebbe di esponenti in Regione e al Parlamento, ma per fortuna non mi pare sia andata così». Se loro, aggiunge, «amministrassero la Provincia, avrebbero fatto fallire l’ente pur di lasciare un mutuo insufficiente per un’opera che in questa situazione non si sarebbe comunque potuta fare?». E infine, afferma, «noi abbiamo a cuore il bene comune, non le ambizioni personali», e «con le risorse che ci sono realmente, ci dedichiamo al territorio con responsabilità e senza demagogia.

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