Cronaca
Scuola superiore addio, il sindaco protesta per i tagli
«Difficile da spiegare e impossibile da accettare». Così il sindaco Marco Troiano commenta la decisione della Provincia di Monza e Brianza di destinare alla metrotranvia Seregno-Monza i mutui accesi per la scuola superiore di Brugherio prevista in via Rodari. Il sindaco parla addirittura di «doppia beffa», dato che i soldi sarano utilizzati per una metrotranvia in Brianza, mentre la città chiede da anni il prolungamento della metropolitana.
Troiano: «Contestazione»
«Dal 2009 al 2014», ricorda Troiano, riferendosi a quando la Provincia era presieduta da Dario Allevi (Pdl e Lega Nord) e aveva poteri superiori, «dopo la posa della prima pietra, la Provincia non ha posto in essere nessuna reale azione concreta per sviluppare il cantiere, non inserendo l’opera nel piano triennale, non formulando una valutazione sugli indirizzi, rinviando di continuo le certezze in merito al totale finanziamento». Precisato il passato, il sindaco parla oggi di una «decisione che ci priva di un cospicuo finanziamento» e che «ammazza le nostre legittime aspettative». Per questo, conclude, «contestiamo profondamente questa scelta della Provincia, che penalizza fortemente la nostra città, che vede non realizzati importanti progetti per il nostro sviluppo», rimandando a successivi ragionamenti il futuro dell’area.
Assi: «Passività»
Il tema è così trasversale che il Consiglio comunale sembrava intenzionato a dichiarazioni unitarie. Poi la minoranza ha scelto diversamente, affidando la comunicazione del diniego a Roberto Assi di Bpe. «Sul piano istituzionale – afferma Assi – si pronuncerà il Consiglio comunale nella prossima seduta», che potrebbe essere tra un mese. Sul piano politico, aggiunge polemicamente, «pensavamo che la congiuntura favorevole di avere un consigliere comunale, Pietro Virtuani, che è anche consigliere provinciale oltre che segretario provinciale del Partito Democratico, ci avrebbe dato garanzie. Invece la decisione non è stata condivisa, con il Comune passivo». Non è ancora il momento «di capire come destinare l’area, siamo ancora un po’ storditi».
Virtuani: «Inevitabile»
Pietro Virtuani, consigliere provinciale, sostiene che fermare la scuola «non è un dispetto alla nostra città, in quanto era una reale necessità di tutto il territorio monzese». La scelta, aggiunge, «è stata inevitabile per scongiurare il default della Provincia e dunque il venire meno delle attività ordinarie che svolge, anche per Brugherio». Nelle «ristrettezze» attuali, precisa, l’ente ha scelto di «privilegiare interventi per i trasporti, per gli studenti con disabilità e per l’ordinario». Sacrificando «inevitabilmente altri progetti». E però, tiene ad aggiungere, «la scuola era ferma da quando il centrodestra ha ereditato il progetto insediandosi in Provincia. Ha senso mantenere i mutui di un progetto per il quale non si sta facendo nulla da anni?». L’ente, conclude Virtuani, «ha proposto al Comune di rivedere la programmazione degli edifici scolastici, per aggiornarla, seppur con l’incognita del Referendum» che potrebbe togliere del tutto (o restituire, se vincesse il no) valore alle Province. E si è impegnato «a restituire l’area di cantiere risistemata come era prima che iniziassero gli scavi».