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Cade nella scarpata, ma finisce la gara: «Grazie ai compagni»
Una disavventura, che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori, non fermerà la passione per la corsa. Luigi Ferretti se l’è vista brutta alla Monza-Resegone di sabato 18 giugno: mancano poco meno di 500 metri alla fine della corsa, con l’arrivo alla Capanna Erve (quota 1173 metri) a pochi passi, quando il corridore della squadra Gsa-All Soccer scivola sull’erba che costeggia il sentiero e scivola in una scarpata.
«In quel momento non ho capito bene cosa stesse succedendo, ho iniziato a rotolare e ho chiesto aiuto» racconta Ferretti, 62 anni. È scattato subito l’aiuto dei due compagni di squadra, Claudio Uccellatori e Massimo Silvestrin, con il primo che è sceso nella scarpata per recuperare Ferretti. «Grazie al cielo c’era ancora forza nelle gambe – prosegue -. Devo ringraziare i miei compagni, l’assistenza della corsa che è stata veramente efficiente e i soccorsi arrivati al traguardo». Sì, perché nonostante la caduta Ferretti ha trovato la forza di rimettersi sulle gambe per concludere la sua tredicesima Monza-Resegone, col tempo di 5h45’45”, lasciandosi dietro otto squadre.
All’arrivo, il trasporto all’ospedale di Como con l’elisoccorso: gli esami si sono fortunatamen rivelati negativi e così Ferretti ha potuto tornare a casa. In questi giorni infatti, è impegnato come professore di matematica agli esami di maturità: «Non potevo lasciare soli i ragazzi. Superato lo spavento credo che tornerò a correre, magari non in notturna ma sicuramente di giorno».