Comune
La nostra storia raccontata in 50 nuovi cartelli
Il canale Villoresi che passa a San Damiano unisce il Ticino e l’Adda; è lungo 86 chilometri. La roggia Gallarana fu scavata nel 1478, ancor prima della scoperta dell’America. Baraggia era luogo di vacanza per le ricche famiglie milanesi, che risiedevano qui da inizio novembre fino a Natale. Fino al 1866, piazza Roma era il confine tra Monza e “Cassina Baraggia”: fu ingrandita nel 1855 e riqualificata all’inizio degli anni ‘90. Sono queste alcune delle informazioni, e curiosità, riportate sui 57 cartelli informativi spuntati la scorsa settimana in città. «Era il momento di rinnovare quelli posizionati 20 anni fa, ormai stinti e illeggibili» spiega l’assessora alla cultura, Laura Valli.
20mila euro per un progetto di rinnovamento
Il progetto, aggiunge, ha coinvolto la Biblioteca, l’ufficio comunale ai Lavori pubblici, diversi volontari. Costato circa 20mila euro, prosegue Valli, si inserisce «all’interno delle iniziative organizzate per conoscere, valorizzare, promuovere il nostro patrimonio storico, culturale e paesaggistico», che «consentono ai brugheresi e ai visitatori di scoprire o riscoprire una città che non ha certo una vocazione turistica, ma può comunque offrire inaspettate sorprese». Per una città «che, conoscendo bene la propria cultura e le proprie radici, non ha paura di incontrarne e accoglierne di diverse». Questi 50 nuovi cartelli, continua, «sono il segno tangibile di qualcosa che resta alla città: un progetto integrato e innovativo realizzato grazie a una straordinaria partecipazione di dipendenti comunali, esperti di storia locale e cittadini appassionati, che permetterà di mettere in vetrina e far conoscere le bellezze e le peculiarità del nostro territorio».
Sette percorsi
Sette i percorsi in cui si raggruppano i cartelli: cascine, edifici religiosi, edifici storici, edifici industriali, monumenti, vie piazze e nuclei storici, parchi e acque. «Presto – anticipa l’assessora – una mappa collocata nei quartieri della città che li riassumerà tutti». Su ogni cartello (che è protetto dalle intemperie da una speciale pellicola repellente), un QR code inquadrabile con lo smartphone rimanda a ulteriori informazioni: è stata infatti creata una guida turistica interattiva della città su Wikipedia.
«Operazione ordinaria»
«Si tratta di un’operazione ordinaria – conclude Valli – nella linea della cura della città che abbiamo in mente e della comunità cittadina: diventa però poi straordinaria quando la si inserisce nella cornice del 150°, che dà ulteriore senso a ogni progetto».