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Farmacie: fantasia e impegno. Così, in tre mesi, nasce un logo di successo

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Farmacie: fantasia e impegno. Così, in tre mesi, nasce un logo di successo

L’assegno gigante è appeso all’ingresso della scuola e, da come ne parlano, i ragazzi della seconda E della scuola Kennedy probabilmente lo guardano tutte le mattine entrando a scuola. È il premio per aver ideato il nuovo logo delle farmacie comunali, conquistato in una gara tra studenti che ha visto la partecipazione di 20 disegni. «Abbiamo iniziato a pensarci poco prima di Natale − raccontano i ragazzi − quando la professoressa di arte, Giusi Pintaudi, ci ha presentato il progetto». E la reazione non è stata subito entusiasta. «Molti di noi − proseguono − si sono appassionati all’idea, ma altri l’hanno considerata come un compito in più che si aggiunge a quelli che già ci dà la scuola…». La curiosità di lavorare, per una volta, per qualcosa di diverso dal solito ha poi preso il sopravvento, spiegano, e «ci siamo divisi in gruppetti da tre persone». Ogni gruppo ha lavorato in modo diverso, tutti, spiega la professoressa Pintaudi, «valorizzando le competenze: chi è più abile a disegnare ha preso in mano fogli e matite, gli altri hanno effettuato ricerche in internet per ispirarsi o hanno contribuito con idee». Che il lavoro non sia stato preso sottogamba lo dichiara l’arco di tempo dedicato: in totale tre mesi, tra attività in classe e a casa.

Vittoria di classe
«È un progetto complesso − precisa l’insegnante − che ha chiesto ai ragazzi impegno su diversi fronti: il lavoro di gruppo, il rispetto delle regole, il rispetto dei tempi, dei modi e dei temi». Due gruppi non ce l’hanno fatta a completare il lavoro «e ci dispiace − commentano i sei ragazzi coinvolti −, ma siamo contenti lo stesso perché la vittoria del logo è di classe, ci sentiamo tutti vincitori allo stesso modo». E infatti saranno tutti premiati: i 2.000 euro sono destinati alla gita di classe. I ragazzi attendono che i docenti e il dirigente dell’Istituto don Camagni, Claudio Mereghetti, decidano dove portarli. In classe girano già proposte mitiche di gite di più giorni, («Una settimana!», propone qualcuno), ma più probabilmente saranno distribuiti per più gite di un solo giorno l’una.

Un logo per la città
Lavorando al progetto, affermano i ragazzi, «abbiamo scoperto soprattutto due cose.
La prima, che lavorare insieme è bello. La seconda, che ciò che si impara a scuola può diventare qualcosa di concreto, non resta sui banchi di scuola. Il logo che abbiamo disegnato presto invaderà la città: su manifesti, sui volantini, sulle insegne. Non vediamo l’ora!».

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