Comunità Pastorale
La tentazione di pensare “se la sono cercata”
Pensi a povertà e disuguaglianza e ti vengono in mente l’Africa, certe zone del Sudamerica. «Ma anche se vivi a Brugherio, puoi essere sicuro che a 500 metri da casa tua c’è una famiglia in difficoltà». Questa non è statistica, ma l’esperienza sul campo di Giovanna Verderio, da anni («neanche io ricordo quanti», confessa), impegnata nel gruppo della San Vincenzo che si trova a San Damiano.
Senza soldi per le bollette
Visita famiglie in difficoltà sul territorio: «Ci vengono segnalate dai servizi sociali, oppure dalle segreterie parrocchiali, oppure ci raggiungono con il passaparola. Sono sempre di più, negli ultimi anni di crisi». Incontra persone che non hanno neppure i soldi per comprarsi da mangiare, e la San Vincenzo dà loro un pacco alimentare «una volta al mese, nei casi più gravi anche due». E incontra chi rischia da un giorno all’altro di vedersi tagliata la corrente, il gas, l’acqua, «perché ha bollette arretrate da pagare. Anche in questo caso cerchiamo di fare qualcosa, ma attenzione: la San Vincenzo non è un bancomat, valutiamo i casi molto attentamente».
Non siamo tutti alla pari
L’intervento è più rapido quando in casa ci sono bambini, minorenni. «Ci si rende conto davvero – rileva – che anche da noi, l’accesso alle risorse, alle possibilità della vita, non è uguale per tutti. Chi nasce in famiglie complicate ha un punto di partenza diverso». E la povertà, tiene a precisare, «non è solo materiale o economica. In diversi casi è una povertà morale». Ecco perché l’incontro e l’ascolto sono spesso importanti come il sostegno materiale. Se non di più.
“Se la sono cercata”
Cosa può fare, ciascuno, per cambiare questo stato di cose? «Per iniziare, evitare pregiudizi. Per un cristiano è un dovere affiancare chi ha bisogno, mentre spesso siamo tentati di pensare che se uno si trova in una situazione di miseria, in qualche modo “se l’è cercata”. Esercitiamo l’ascolto, la vicinanza, l’attenzione». Come ha detto Papa Francesco parlando alla Caritas internazionale, cita in conclusione Giovanna: “L’assemblea generale della Caritas ha voluto volgere lo sguardo verso l’intera famiglia umana, ribadendo che la questione più importante è andare verso i poveri, nelle periferie. Sarebbe tragico se i cristiani rimanessero indifferenti”.
Segue 30 famiglie la metà italiane
La San Vincenzo di Sant’Albino e San Damiano è stata fondata il 22 settembre del 1935 da don Luigi Bassani, parroco di quel periodo, insieme alla Cooperativa Cattolica di Consumo. All’inizio provvedeva alla famiglie bisognose con legna, carbone e pane.
Attualmente segue circa 30 famiglie per un totale di circa 60 adulti e 50 minori; metà sono italiani, metà stranieri.