Politica
La Lega critica il bilancio: «È stata umiliata la politica»
«Non è serio affrontare la discussione sul Bilancio all’1 di notte, quando il Consiglio è riunito dalle 19,30. Si tratta dell’ulteriore dimostrazione di non voler sviluppare un confronto vero». È l’opinione di Massimiliano Balconi, Maurizio Ronchi e Stefano Manzoni. La Lega Nord, con la lista Per Brugherio e la lista Ronchi sindaco, è stata l’unica a proporre emendamenti al bilancio. Vedendoseli bocciare tutti. «Erano tutti propositivi, semplici e non intaccavano grandi cifre: non ci spieghiamo come siano stati bocciati tutti, se non con una volontà a priori di non prenderli neanche in considerazione». Non c’è stata «volontà di ascolto: abbiamo proposto, arrivati a mezzanotte, di rinviare la seduta, anche rinunciando al gettone di presenza se era un problema. Lunedì sera è stata umiliata la politica».
Eppure, sostengono, «non chiedevamo di scrivere i nomi delle vie in dialetto, ma abbiamo dimostrato cose condivise, cioè che è possibile tagliare alcune spese, legate magari a manifestazioni, per favorire la sicurezza e il commercio: siamo convinti che la gente la pensa come noi: se facciamo un sondaggio, il 90% dei cittadini ci dà ragione. Dieci anni fa i manifesti si mettevano per le strade, oggi li pubblichiamo su Facebook: andate a leggere i commenti… ». In particolare, i tre si dicono «sconcertati» perché non è stata approvata la reintroduzione del bonus bebè. «L’assessore afferma che ci pensa già la Regione: ma allora dovremmo evitare tutto ciò di cui si occupa già Maroni, come la casa e il lavoro? La verità è che vogliono cancellare quanto di buono fatto dall’amministrazione della Lega Nord». Come il «piantare un albero per ogni nuovo nato: è un obbligo di legge e con i nostri emendamenti avevamo trovato il modo di recuperare fondi per sostenere questa spesa».
Infine, la critica è anche «per i 20mila euro destinati a combattere le ludopatie: troppo pochi. Una cifra del genere sarebbe stata più adeguatamente utilizzata per incentivare le aziende ad assumere lavoratori brugheresei, risolvendo i problemi delle famiglie disoccupate».