Comune
Controlli fiscali sull’industria, un edificio su dieci non è in regola
Il Comune, con una delibera di Giunta, ha rinnovato per un altro anno, la convenzione con la Cooperativa sociale fraternità sistemi per la verifica delle rendite catastali dei fabbricati ad uso industriale. Il progetto, attivato lo scorso anno, prevede che la cooperativa analizzi (tramite mappe e controlli visivi effettuati dalla strada) l’effettiva congruità tra la dichiarazione fiscale e la realtà. Non si tratta, ha detto l’assessore Graziano Maino presentando l’iniziativa, di una caccia all’evasore, ma di un controllo che permetta ai proprietari degli edifici di rientrare nella legalità qualora, anche solo per distrazione, non fossero in regola.
220 controlli, 20 revisioni
Nel primo anno di attività sono state condotte analisi su circa 220 unità immobiliari, evidenziando 20 immobili per i quali è stato avviato il procedimento di richiesta di revisione della rendita catastale. Le pratiche di perequazione avviate sono state 18, delle quali tre si sono concluse positivamente con l’aggiornamento della rendita o del valore contabile considerato, mentre 15 pratiche sono ancora in itinere, si legge nella delibera.
Pagamento percentuale sulle irregolarità
Non cambia l’accordo economico tra Comune e cooperativa, che è pagata con una percentuale sulle somme recuperate. Vale a dire il 12% sulle attività che daranno luogo all’emissione di avvisi di accertamento ICI ed IMU (a prescindere dall’effettivo pagamento), un ulteriore 28% sulle somme riscosse o 400 euro a pezzo per unità immobiliare oggetto di rettifica di rendita e/o passaggio da categoria esente a categoria soggetta ad imposta.