Maurizio Ronchi: «Ma noi bocciammo la sosta a pagamento»

«Il tecnico propose anche a noi i parcheggi a pagamento. Ma le forche caudine della politica li bocciarono, anche a seguito di riunioni con i commercianti e profonde riflessioni». Ricorda così, Maurizio Ronchi, la gestione della sosta quando era ancora sindaco, sollecitato dal recente annuncio della giunta di progettare la sosta a pagamento nel centro città. «Tutti gli ingegneri – prosegue – suggeriscono i parchimetri come soluzione al problema dei parcheggi. Ma sono solo un ulteriore balzello: la scelta migliore sarebbe far rispettare il disco orario prendendo gli ausiliari del traffico, dato che la Polizia Locale ha cose più importanti di cui occuparsi». Così davvero «ci sarebbero più spazi liberi». Secondo il leghista, che sta volantinando insieme alle liste Ronchi Sindaco e Per Brugherio, «la nostra città ha un centro storico vecchio, nel quale i residenti hanno un box a testa, qualcuno neppure quello. E così sono costretti a parcheggiare in strada: non si può pensare di far pagare anche loro». L’automobile «è un bene fondamentale – conclude – a differenza della bicicletta che si usa ormai per lo più per sport e tempo libero. Le famiglie si muovono in macchina».

Bpe: “Negozi a rischio”
Anche Brugherio popolare europea, in un volantino firmato da Roberto Assi e Mariele Benzi, si dice contraria alla sosta a pagamento, ritenendo che “creeranno certamente numerosi e inutili disagi ai residenti, così come creeranno problemi ai commercianti che, in un momento di crisi, vedranno ancora più ridotta la loro clientela e saranno ancora di più a rischio chiusura”.