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Impariamo a “leggere” il disagio del bambino. Ce ne parla la dottoressa Gessica Crugliano, psicologa dell’età evolutiva

Salute

Impariamo a “leggere” il disagio del bambino. Ce ne parla la dottoressa Gessica Crugliano, psicologa dell’età evolutiva

Quali sono i segnali di disagio che i bambini ci trasmettono? Come possiamo riconoscerli? La dottoressa Gessica Crugliano, psicologa dell’età evolutiva presso il centro Perla donna di via Tre Re 44, ci aiuterà a comprendere.

 

“Mio figlio fa fatica a leggere”, “Mio figlio ha eccessi di rabbia incontenibili”, “Mio figlio non vuole mangiare”, “Mio figlio non vuole andare a scuola”, “Mio figlio si isola”……..Queste sono alcune delle preoccupazioni che i genitori provano nei confronti dei propri bambini.

Le difficoltà dei bambini si manifestano per lo più a livello fisico, per questo si è portati in prima istanza a cercare risposte di tipo medico. Ma, spesso, queste non si dimostrano sufficienti. Da qui la ricerca di diverse risposte alle preoccupazioni dei genitori, ai loro dubbi e alle loro angosce.

Non sempre i bambini hanno la capacità di esprimere un disagio attraverso la via della comunicazione verbale. Ed ecco che dietro un mal di pancia, un mal di testa, un cattivo rapporto con il cibo, la difficoltà di apprendimento, aggressività e ansie, a volte si possono nascondere delle richieste di aiuto, che, se non comprese, possono alterare lo sviluppo sociale, affettivo e mentale del bambino, influenzando l’adulto che diventerà.
In questi casi, è fondamentale l’aiuto di uno specialista, che, grazie all’utilizzo di particolari tecniche, quali il disegno e/o il gioco, riesce ad entrare nel “mondo” del bambino.

Prendere in considerazione i segnali manifestati è già un primo passo verso la comunicazione, l’accettazione e la ricerca di una soluzione ottimale per il bambino e per l’intera famiglia.

 

Quello del genitore è un mestiere difficile dove, il più delle volte, si procede per prove ed errori, cercando di dare risposte adeguate alle esigenze del bambino. A volte, però, accade che i normali passaggi di crescita del bambino si incontrino con genitori in difficoltà; altre volte particolari caratteristiche del bambino generano punti di tensione all’interno della coppia e un malessere crescente nella famiglia.

L’aiuto può essere dato dagli specialisti dell’infanzia in varie forme: colloqui con i genitori, intervento diretto sul bambino e colloqui/osservazioni con la scuola.

 

Il centro PerLa Donna offre un nuovo servizio sul territorio. Specialisti dell’infanzia e dell’adolescenza hanno messo insieme il loro lavoro dando vita ad un’equipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatra infantile, Psicologa dell’età evolutiva, Logopedista e Psicomotriciste,  che si occupa di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi e dei disagi dell’infanzia e dell’adolescenza.  

Come nel mondo degli adulti anche in quello dei bambini sono presenti alcuni disturbi per i quali è possibile consultare la nostra equipe:

  • Disturbi dell’apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia)
  • Disturbo da deficit di attenzione / iperattività (adhd), Disturbo della condotta,Disturbo oppositivo provocatorio (DOP)
  • Disturbo delle capacità motoria
  • Ritardo mentale
  • Disturbi pervasivi dello sviluppo (autismo)
  • Disturbi della comunicazione (disturbi dell’espressione del linguaggio, disturbi della fonazione, balbuzie)
  • Squilibrio della muscolatura oro-facciale (deglutizione atipica)
  • Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione
  • Disturbi dell’evacuazione (enuresi ed encopresi)
  • Disturbi del sonno
  • Problemi relazionali
  • Disturbi affettivi (Ansia, depressione, Ansia da separazione, mutismo selettivo, disturbo dell’attaccamento, elaborazione del lutto)

 

L’equipe di specialisti prende in carico “globalmente” il bambino e la sua famiglia; ciò significa che sia durante la diagnosi, sia durante la terapia, il bambino verrà considerato nel suo complesso, con particolare attenzione al problema specifico per il quale i genitori si rivolgono al servizio e che non gli consente di utilizzare pienamente le sue potenzialità.

 

L’obiettivo finale è che la crescita del bambino sia armonica cercando di integrare tutti gli interventi che necessita. Il lavoro della nostra equipe cercherà di essere un utile supporto alle famiglie che ad essa si rivolgono. Come la collaborazione di entrambi i genitori nell’educazione dei figli è fondamentale, così, il lavoro di equipe può raggiungere i migliori risultati nella condivisione di un obiettivo comune.

 

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