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Questo è l’annuncio cristiano, questa è la Pasqua: «È Risorto». Il commento di don Vittorino

Comunità Pastorale

Questo è l’annuncio cristiano, questa è la Pasqua: «È Risorto». Il commento di don Vittorino

di don Vittorino Zoia

Un giorno san Paolo, in uno dei suoi viaggi missionari per annunciare il Vangelo, arrivando ad Atene, annuncia il Cristo Risorto. Gli abitanti, dopo averlo ascoltato, proprio nel punto in cui parla della resurrezione di Cristo, ridono di lui e gli dicono: «Su questo ti sentiremo un’altra volta».
A Corinto, dove Paolo è sceso poco dopo Atene, trova dei cristiani che non credono nella Risurrezione dei morti. L’apostolo Paolo, come solito prende di petto al questione e dice «Se i morti non risorgono, allora nemmeno Cristo è risorto. Ma Cristo è risorto». Cristo il crocifisso è risorto.

Questo è l’annuncio cristiano, questa è la speranza per chi si affida a lui. Fare gli auguri di Pasqua da parte mia vorrebbe essere questa riproposizione non stanca, non ripetitiva o monotona, di quello che per me e non solo per me, è fondamento per la vita. Non siamo discepoli di un morto, ma amici di un vivo, del vivente, che ci fa vivere.

Dice l’apostolo Paolo: «Per me vivere è Cristo, è Cristo che mi fa vivere». Carissimi brugheresi, vi vorrei rivolgere questo augurio di Buona Pasqua: sia per chi sta facendo un cammino di fede cristiana, sia per chi è su altri percorsi, l’essere intercettati da questa ricorrenza cristiana diventi un richiamo forte. Per chi crede, sia uno stimolo ad approfondire, a non dare mai per scontata questa novità, questa presenza che è dentro il nostro vissuto quotidiano. Per chi si sente lontano dalla fede e in generale per tutti noi che siamo uniti a cercare una vita piena, vera, una vita che sia un dono e non un peso, questa festa ci faccia sentire non persone disperse su questa terra, nell’universo, nell’avvicendarsi dei tempi e delle stagioni, ma persone amate. E la croce, la croce di Cristo è il segno storico del suo amore.Questa Pasqua ci faccia sentire accompagnati, come i due discepoli di Emmaus, da questo Cristo che ci ama, da questo Cristo che è risorto, da questo Cristo che davvero è con noi.

L’augurio per tutti è di riscoprire e vivere questa presenza, che per me è la presenza che tiene in piedi, che da speranza, che apre un futuro, che ti fa cercare la via, la verità e la vita dentro le pieghe del cammino quotidiano.
Mi auguro davvero per tutti possa essere così, perché l’Alleluia pasquale è l’Alleluia di una vita amata, salvata, accompagnata da quel Signore che non ci abbandona mai.

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