Migranti, approvata una richiesta di asilo politico

foto d’archivio

Si è sviluppata con una nota di dura polemica riguardo alla terminologia, l’interpellanza di Massimiliano Balconi (Per Brugherio) che ha chiesto aggiornamenti sui migranti presenti a Brugherio definendoli “clandestini” in quanto ad alcuni di loro è stato rifiutato lo status di rifugiato politico.

Termine inaccettabile e scorretto, secondo l’assessora Laura Valli, inutilizzabile fino al terzo grado di giudizio (i migranti si sono infatti appellati ai rifiuti). «Sono 30 – ha detto Valli – le persone inserite nel programma di accoglienza per richiedenti protezione internazionale: venti presso la struttura in via De Gasperi dalla fine del 2014, dieci sono invece in due appartamenti privati di via Dante dalla fine del 2015». Il comune di Brugherio «ha rilasciato loro, come da normativa, carte di identità provvisorie non valide per l’espatrio».

Ad oggi «12 richiedenti asilo o protezione internazionale devono ancora svolgere l’audizione presso la Commissione territoriale; due sono in attesa della risposta; a uno è stata riconosciuta la protezione umanitaria, perché si ritiene che se rimpatriato la sua incolumità sarebbe in pericolo; 15 hanno invece ricevuto il diniego della Commissione territoriale».

Vengono da Mali, Gambia, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal. «Nessuna delle 30 persone è irregolare né tantomeno clandestina».