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Il sindaco che celebra le nozze: in 3 articoli educazione, condivisione, fedeltà
di Marco Troiano, sindaco di Brugherio
Il rito civile del matrimonio è molto semplice, eppure ricco di significato. Mi capita spesso, nel celebrarli, di sentire da parenti e amici degli sposi che per molti quella è la prima occasione che hanno per assistere ad un matrimonio civile.
Per questo, nella celebrazione, io enfatizzo molto il momento della lettura dei tre articoli del codice civile che riguardano il matrimonio. È praticamente il solo atto ufficiale da compiere, e quindi merita di essere valorizzato, anche perché nei tre articoli del codice ci sono richiami importanti, che non sono di certo burocratici, ma diventano l’impegno che si prendono reciprocamente gli sposi, scegliendo una cerimonia pubblica. Negli articoli si parla infatti di fedeltà, collaborazione, concorso all’educazione dei figli, messa a disposizione delle proprie capacità l’uno per l’altro, decisioni comuni sull’indirizzo della vita familiare…
In questi anni di celebrazioni, ho visto la maggior parte degli sposi, dai più giovani agli adulti che fanno questo passo dopo tanti anni di vita insieme, arrivare con grande consapevolezza a scegliere di sposarsi in Comune. Ogni tanto c’è stato anche il tempo e il modo di “preparare” la cerimonia pubblica, conoscere le storie dei futuri sposi, comprendere le ragioni e i desideri che li hanno portati al momento del matrimonio; si scoprono cose belle e importanti, in momenti come questi.
Per questo non manca mai, alla fine degli “adempimenti formali”, un momento di augurio personale per gli sposi e la lettura per loro di una poesia o un brano di letteratura, come ultimo incoraggiamento per la nuova famiglia che si costituisce.