Cronaca
Addio a Paolo Ticozzi, partigiano combattente
Il partigiano brugherese Paolo Ticozzi si è spento all’età di 90 anni, venerdì 22 gennaio.
«Gli siamo riconoscenti, lo ricordiamo come un cittadino benemerito», afferma il direttivo locale dell’Anpi.
Lì dove nacque la Brigata del popolo
Era un componente, proseguono dall’associazione partigiana, «della 27° Brigata del Popolo operante nel nostro territorio».
Un eroismo di famiglia, aggiungono: «Paolo, assieme al fratello Francesco (Cecchin, scomparso da alcuni anni) ha fatto della “Casìna dal busc” (Cascina del bosco, cioè la Modesta) dove abitavano, un centro di attività clandestina dove nacque la stessa Brigata del Popolo».
«Era un gran lavoratore e si sentiva ancora giovane»
Ticozzi era noto in città anche per il suo lavoro di fabbro, che ha continuato a svolgere, come semplice passione, anche dopo la pensione. Lo ricordano anche le figlie Marilena e Annalisa: «È sempre stato un gran lavoratore oltre che un gran amante del ballo. Faceva il fabbro, amava il suo lavoro e siccome noi figlie non avevamo intenzione di entrare nell’azienda da lui fondata e fatta crescere, la Co.Fal, al momento di ritirarsi l’ha ceduta gratis agli operai». Non ha mai perso la voglia di rendersi utile, aggiungono, «e di vivere pienamente la vita. Era molto generoso e tante persone ricordano la sua gentilezza». A luglio dello scorso anno, Ticozzi era anche stato premiato con una targa a Monza per la sua operatività come partigiano: «Un riconoscimento – concludono – di cui lui andava molto fiero».