Cronaca
Bilanci in crisi: la Cooperativa cede i due negozi
Il cambio di marchio, già da questi giorni annunciato sulle vetrine, entro fine anno diventerà un cambio di proprietà a tutti gli effetti. La Cooperativa agricola di consumo cede anche i due punti vendita di via Andrea Doria e del Centro commerciale Kennedy, terminando l’opera di vendita cibo che portava avanti da 106 anni.
Un buco da 250mila euro all’anno, da 10 anni
«La decisione – afferma il presidente, Paolo Polvara – è stata inevitabile a causa delle perdite, insostenibili, dei bilanci». Il presidente non rivela le cifre precise, ma le passività proseguono più o meno costanti da 10 anni; l’ultimo bilancio si è chiuso con una perdita di 250mila euro. «L’operazione – afferma Polvara – vale qualche milione di euro e permette alla Cooperativa di continuare a vivere, sebbene in una forma tutta da studiare, dato che sono venuti meno i punti vendita che ne avevano caratterizzato in modo più evidente l’attività in città».
Vendita anche dei muri entro l’anno
L’ente continua, quindi, e mantiene i suoi 700 soci. Anche se già quest’anno aveva ridotto alcune attività di tipo sociale, non distribuendo le borse di studio agli studenti, né offrendo gli sconti natalizi ai soci. Potrebbe ridisegnarsi con un piccolo punto vendita, anticipa Polvara, magari di prodotti equo solidali. Ma ora, pare di capire, è prematura ogni riflessione. C’è da chiudere l’accordo con i nuovi acquirenti. «Per ora – spiega – si tratta solo di un cambio di gestione. Che, se tutto andrà bene e se tutti i passi avranno esito positivo, si trasformerà in una vendita dell’attività e dei muri di entrambi i supermercati entro l’anno». Pare di capire che l’accordo in tal senso sia già quasi definitivo, ma ci sono dei passi obbligatori per legge, e sindacali, che devono ancora essere completati.
Salvati i posti di lavoro
«Siamo soddisfatti – assicura il presidente – per essere riusciti a garantire l’occupazione di tutti i nostri 38 dipendenti. Non è insolito che un nuovo acquirente chieda, prima di siglare i contratti, un dimezzamento dei dipendenti. Non è questo il caso, tutti i lavoratori saranno contrattualizzati con il nuovo proprietario». Erano in lizza due successori, Conad si è ritirato e l’ha spuntata “Punto Zero”, del gruppo Sma – Auchan. «In qualche modo – prosegue Polvara – tornano i valori dei primi anni della Cooperativa. Il nuovo gestore infatti propone una politica di prezzi bassi sempre, anche sui prodotti di marca (non è un discount), a discapito di attività laterali quali ad esempio raccolte punti o particolari promozioni».
«Non scompariamo»
La Cooperativa, dunque, cosa sarà nel futuro? «Ancora non lo sappiamo bene. Cambia, ma non scompare: non siamo falliti, non abbiamo portato i libri in tribunale. Siamo riusciti a sopravvivere, salvaguardando il lavoro, e adesso studiamo una nuova fase».