Cronaca
L’Epifania in piazza diventa incontro con gli stranieri
di Matteo Moraschini e Filippo Magni
Festa dell’Epifania, festa dell’incontro, dell’accoglienza, delle porte aperte. È la chiave di lettura con cui l’Amministrazione comunale ha affiancato, in chiave laica, la festa religiosa che celebra l’arrivo dei Magi da Gesù (vedi pag. 11). È stata l’occasione per riunire le culture, gli intenti e gli obiettivi, ha affermato il sindaco Marco Troiano, in un cammino «di porte aperte e di ponti, piuttosto che muri e barriere».
Un tema sollevato anche dall’assessora Laura Valli, che ha paragonato la società ad un cous cous composto da ingredienti dal forte e diverso carattere individuale, in grado però di amalgamarsi: «Quando non abbiamo paura di mescolare le nostre differenze – afferma – quello che ne viene fuori non è la somma di tante differenze, ma una comunità».
Così in sala consigliare nella cornice dell’evento “Tante strade una stella”, brugheresi e non, si sono riuniti per augurarsi «un anno di pace e solidarietà». Presenti, forse per la loro prima uscita pubblica e ufficiale, anche i richiedenti asilo politico, seduti al posto dei consiglieri comunali e intervenuti leggendo estratti da libri scelti da loro.
«I preti di Brugherio sono come Gesù; le persone, gli apostoli; il sindaco è il re», ha spiegato scherzosamente Ibrahim, anche lui richiedente asilo, nel suo intervento di augurio come portavoce della comunità di rifugiati di Brugherio.
Ina, migrante russa ormai integrata nel tessuto brugherese, e Isha della comunità musulmana hanno rivolto ai presenti e alla città il loro “buon 2016!” per un percorso di integrazione che coinvolga tutta la comunità.