Comunità Pastorale
«In Gesù la porta della Misericordia vera». Buon Natale con la riflessione di don Vittorino Zoia
NoiBrugherio augura a tutti i lettori buon Natale e felice anno nuovo proponendo la riflessione natalizia di don Vittorino Zoia.
In occasione delle feste, il settimanale sospende le pubblicazioni: tornerà in distribuzione da sabato 9 gennaio.
di don Vittorino Zoia
Cari cittadini di Brugherio, pensando a come rivolgere a tutti voi l’augurio per il Natale di Gesù, illuminato dalla figura e dalle parole del ministero di Papa Francesco, mi pare di poter dire il mio augurio così. Il Papa ha aperto ufficialmente l’anno giubilare della Misericordia ricordandoci che il volto della Misericordia è quello di Gesù stesso.
Un bambino avvolto in fasce e posto in una mangiatoia.
A ciascuno la sua risposta
D’altra parte mi sento di dire che a questo invito aognuno di noi sarà richiesto di una sua risposta. Qui mi piace ricordare l’immagine dell’Apocalisse, al capitolo terzo, dove si dice «Io, il Signore Gesù, sto alla porta del tuo cuore e busso. Sono in attesa che tu mi apra. Se mi aprirai entrerò e cenerò con te».
Le nostre porte
Due porte che sono chiamate ad incontrarsi nell’apertura. Una è senz’altro certa, è quella di Dio, che ci dona questo bambino in carne ed ossa, che è figlio suo. E dall’altra è la porta mia, la porta vostra, la porta di ogni umano sulla terra.
E l’augurio qual è? Che queste due porte davvero possano riconoscersi nell’apertura reciproca.
Sempre Papa Francesco nella bolla di indizione dell’anno giubilare dice: «La porta del cuore di Dio è sempre aperta, sempre ricca di misericordia. E allora, io dico a me e a voi quello che diceva già San Giovanni Paolo II: non abbiate paura, sono invitato io a non avere paura e anche voia spalancare le porte a questo bambino. Che è lì, semplice, avvolto in fasce in questa mangiatoia. Ma di lui viene detto che è il salvatore, Cristo Signore.
Io posso dirvi solamente la mia vita, di cristiano e di prete, e vi garantisco che è davvero così.
Auguro che sia così anche per tutti voi. Questo bambino inaugura una storia nuova, anche se l storia della cronaca, sembra farne a meno, perché i potenti di ieri e di oggi purtroppo di domani, hanno anche altre evidenze.
Il bambino ci è dato
Questo bambino ci è dato. E come ogni bambino chiede un po’ di caldo, una vita da vivere nel vissuto quotidiano di ognuno di noi, in questo tempo di storia, personale, di famiglia, di umanità. Dio onnipotente non sfonda la nostra storia, ma vi entra in maniera molto semplice.
E allora, spalanchiamo la nostra porta. Sembrerà non risolvere i nostri problemima in realtà va ben più al di là dei tempi dei nostri problemi.
Ma in realtà andrà ben più al di là dei tempi dei nostri problemi: ci darà quella bellezza, quella forza, quella speranza, quel senso della vita in cui nessuno di noi può vivere se non in qualche modo riconosciuto in un’evidenza più forte di tutti, addirittura più forte del lavoro. Auguro a tutti che questa nascita dunque possa essere qualcosa di buono nei nostri giorni.