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Sindacati contrari agli stanziamenti del Comune

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Sindacati contrari agli stanziamenti del Comune

Esordiscono precisando che «spiace aver dovuto rendere pubblico questo problema, ma le altre strade tentate non hanno portato a niente». I rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali si schierano contro l’amministrazione: «Non firmiamo la parte economica del contratto 2015». Un gesto simbolico, dato che i Comuni hanno facoltà di firma unilaterale. «È segno di un disagio persistente – proseguono – nelle relazioni sindacali con l’amministrazione e nella conseguente impossibilità di contrattare adeguatamente la destinazione delle risorse economiche definite nel fondo produttività». I dipendenti comunali sono circa 200 e, secondo i sindacalisti, tutti si riconoscono nella denuncia sollevata (in 100 hanno anche sottoscritto una dischiarazione specifica).

«Non firmiamo il contratto, manca condivisione»
La lamentela ha il volto del coordinatore sindacale Giuliano Piva, affiancato dai colleghi Sara Margheriti, Mario Baldo, Andrea Angioletti, e dall’agente Lorenzo Dalicante, eletto nelle liste della Cisl. Si è chiamato invece fuori il Siapol, sindacato di categoria Polizia Locale in Comune. Una delle rivendicazioni principali, nel merito, sembra essere relativa alla destinazione di fondi che sarebbero stati stanziati senza condivisione. Il Comune parrebbe averli riservati per gli straordinari, mentre i lavoratori avrebbero preferito inserirli nel fondo produttività, il cui denaro è distribuito secondo criteri legati agli obiettivi. La lamentela dei rappresentanti sindacali «è un metodo di lavoro dell’amministrazione per cui ci vengono presentati documenti da firmare a consuntivo, senza possibilità di condivisione. Vogliamo essere un valore per il Comune, non un ostacolo da evitare». Il problema è di lunga data, aggiungono, dalle «dimissioni della precedente Rsu nel 2014», a seguito della quale il Comune avrebbe preso impegni «poi non mantenuti» in merito ad esempio a «informazioni riguardanti i progetti, modalità di rinnovo e nomina di posizioni apicali, aspetti riguardanti l’organizzazione della macchina comunale, la destinazione delle risorse economiche». Muro contro muro, per ora. «Ma ci auguriamo che questa denuncia possa portare un cambiamento».

Assi e Benzi: «Mancanza di partecipazione e trasparenza»
All’incontro con la stampa hanno partecipato come pubblico anche Roberto Assi e Mariele Benzi di Bpe, a sostegno della protesta. «Ancora una volta – hanno commentato – ci tocca sentire un interlocutore dell’Amministrazione lamentarsi per la mancanza di partecipazione e trasparenza. Grave difetto, inizia a diventare l’elemento caratterizzante della Amministrazione Troiano. Nessuna informazione sui progetti, né sulla negoziazione, né risposte alle domande poste e promesse di collaborazione puntualmente disattese».

L’assessore Maino: «Aperti al dialogo, ma no condizionamenti»
La RSU, commenta invece l’assessore Graziano Maino (ha delega al personale) «dovrebbe semplicemente dire le cose come stanno: ci sono vincoli normativi che limitano le risorse integrative e premiali. Quanto al confronto, voglio ribadirlo: non solo siamo disponibili, ma siamo interessati ad affrontare le questioni che riguardano il personale». Però, aggiunge, «servono modi e toni che cerchino il dialogo. Non accettiamo condizionamenti, e non siamo disposti a rinunciare alla nostra responsabilità (e autonomia) nell’amministrare la città. Quindi rimane la voglia di ragionare sulle questioni che interessano il personale. Ma non abbiamo tempo per guerre di trincea che ci distolgono dal prenderci cura della città».

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