Cronaca
Nuova edicola per la Madonna della Pobbia
«Ognuno di noi ha un affetto e devozione particolare per la Madonna della Pobbia, ci è stata tramandata dai nostri nonni. Da bambini portavamo i lumini ed i fiori coltivati nel nostro giardino». È il ricordo di Elisabetta Bramati, coordinatrice del comitato nato per la Madonna di Pobbia insieme alla sorella Roberta e al marito Claudio Pozzi. Hanno chiesto al Comune di poter costruire un’edicola votiva nel parcheggio sterrato che si trova in via Quarto, di fronte al comando della Polizia locale, dove poter esporre il quadro che fino al 2006 si trovava all’incrocio tra via Quarto e via Marsala. Il Comune ha dato parere positivo rispetto all’area individuata, conferma l’assessore ai Lavori pubblici, Mauro Bertoni. Ora si attende un progetto dettagliato su cui confrontarsi.
Dipinto durante la guerra
Il quadro di Francesco Vilasco rappresentante la Sacra famiglia troverà una nuova sistemazione grazie alla solidarietà di 500 brugheresi che si sono adoperati per la salvaguardia del “loro” quadro. Venne dipinto durante la Grande guerra e poi posizionato in un’edicola di via Marsala all’angolo con via Quarto, nella cascina Pobbia. Con il restauro dell’edificio che lo ospitava, nel 2009, venne sostituito da una Madonna su ceramica realizzata dai nuovi proprietari della casa. La vicenda aveva suscitato molto rammarico e tristezza per tutte quelle generazioni di brugheresi che vedevano in quell’immagine sacra un punto di riflessione e di preghiera. Ai tempi, chi poteva permetterselo, lasciava persino dei cuori d’argento votivi. Lo stesso pittore Filippo De Pisis, assicura il comitato, ne traeva ispirazione e venne citato da Bertolucci e Orsani durante il primo volo di mongolfiera. «L’abbiamo nel cuore, molte persone hanno ricevuto delle grazie da lei», continua la coordinatrice.
Conservato in negozio
Da quando è stata rimosso, il quadro viene custodito nel negozio Teruzzi di via Cazzaniga, dove si trovano anche cartoline e immaginette. Molte persone vi si recano per rimirare il quadro, lasciare un preghiera e portare dei fiori. In passato molti fedeli raccontano di aver ricevuto dei miracoli e protezione dalla Madonna dopo averla pregata davanti al quadro.
«Tradizioni vive»
«Ci piacerebbe – conclude la coordinatrice del comitato – che le tradizioni possano sempre essere vive così da poterle tramandare alle generazioni future. Ora finalmente il nostro quadro potrà essere rimirato da tutti in un luogo più raccolto ed intimo».