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Zè e Prya, vita di missione

Comunità Pastorale

Zè e Prya, vita di missione

Una storia bellissima. Il filo conduttore del senso missionario quello che racconta nella sua ultima lettera padre Giuseppe Fumagalli, brugherese e missionario Pime, conosciuto anche come padre Zè. Nel suo viaggio di ritorno in Giunea Bissau, dopo la permanenza a Brugherio in occasione della mostra per il 50esimo di Brughero Oltremare, ha ritrovato Prya, una giovane originaria dell’India e cresciuta a Sant’Albino.
Un incontro inaspettato avvenuto al meeting dei missionari del Pime che ha riacceso l’entusiasmo per le potenzialità incredibili che può aprire il cammino di missione, “lavorando” anche nei momenti e nelle situazioni in cui meno te lo aspetti.
Così comincia la lettera di Padre Zè: «Ho visto con piacere l’interesse per la mostra del 50esimo di Brugherio Oltremare» dice il missionario.

Rincontrarsi
E rilancia con la storia di Prya: «Mi fermo a Byssau per un incontro di noi missionari del Pime e… sorpresa! Mi ritrovo Prya, una ragazza, indiana di nascita adottata da una famiglia di Sant’Albino e impegnata qui in Guinea come laica missionaria del Pime per tre anni.
Ma lo capite che cosa vuol dire? Vuol dire che qualcuno, venuto da “oltre il mare” e cresciuto nella nostra comunità pastorale è ripartito per “oltre il mare” per testimoniare il Vangelo che ha ricevuto». Un segno che padre Zè interpreta come molto impor tante: «Quando ero lì con voi – spiega – dicevo che Brugherio Oltremare continua la sua esperienza cinquantennale animando la comunità perché accompagni i missionari partiti per oltre il mare. La città di Brugherio, la Comunità pastorale dell’Epifania che cosa fa per l’oltre mare venuto tra di noi? Cerchiamo di non essere scettici né malfidenti: il Signore sa sorprenderci sempre, non si lascia vincere in generosità e ripaga sempre con qualcosa che ci fa guardare avanti».

La parola a Prya
Poi il missionario lascia la parola a Prya: «Sono nata in India, in Kerala. A un anno e mezzo sono stata adottata e a quattro anni sono arrivata a Sant’Albino. Ho fatto il mio percorso di fede nella parrocchia, prima con Don Iginio e Don Marcello e poi con don Giampaolo e don Tiziano. Da adolescente ho conosciuto il Pime e ho fatto il cammino Giovani e Missione andando in visita in Brasile.
Nel 2011 ho iniziato il cammino dell’A.l.p. – Associazioni Laici Pime – un percorso di due anni pensato per quei laici che desiderano offrire tre o più anni della loro vita al servizio degli altri. A maggio del 2014 ho conosciuto padre. Zè a Brugherio e a marzo del 2015 sono stata destinata alla Guinea Bissau, e così ci siamo ritrovati… Praticamente vicini di casa in Italia e così vicini in Guinea!» conclude la giovane.

Un compito importante
Prya in missione ha un compito molto importante: «Io presto servizio a Catiò, nel sud, dove mi occupo principalmente di accompagnare gli insegnanti di cinque scuole legate alla missione». La conclusione, entusiastica, naturalmente di padre Zè: «Eccovi serviti: visto cosa sa combinare il Signore? E cosa aspettate a fidarvi sul serio di Lui? Diamogli una mano e ne vedremo delle belle!».

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