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Azioni anti licenziamenti, la proposta per la Candy in Consiglio regionale

Cronaca

Azioni anti licenziamenti, la proposta per la Candy in Consiglio regionale

Il problema dei 340 esuberi dichiarati dalla direzione Candy a giugno, continua a farsi strada. Giovedì 16 settembre la questione Candy è stata portata nel Consiglio regionale lombardo da Lino Fossati, consigliere regionale leghista del gruppo Maroni. È necessario, ha detto, «fare il possibile affinché si trovino le condizioni più adatte per il mantenimento della produzione sul territorio». L’incontro con i vertici dell’azienda, ha auspicato preannunciando un faccia a faccia tra Regione e proprietà, «sarà sicuramente utile per capire cosa fare per scongiurare i licenziamenti». Il contratto di solidarietà con cui sono assunti i suoi impiegati da circa due anni, scadrà a metà ottobre.

Ultimo stabilimento in Italia
La sede brugherese è l’ultimo stabilimento Candy produttivo su territorio italiano. Molto più produttivo di quanto si direbbe, dal momento che a metà agosto i vertici dell’azienda hanno dovuto troncare imprevedibilmente le vacanze di 30 dipendenti, per via di un ordine (proveniente dalla Russia, come si apprende dall’audizione) che richiedeva 200 macchine.

Caso sociale e industriale
All’audizione sono intervenuti diversi rappresentanti degli enti sindacali, Fim-Cisl e Fiom in prima linea. «Il problema degli esuberi di Candy oltre che sociale è industriale», ha rilevato Enrico Civillini, segretario generale Fim-Cisl Lecco, che ha paventato una chiusura definitiva. Ancora più deciso l’intervento di Antonio Castagnoli, segretario di Fiom (Monza e Brianza), che ha parlato di «responsabilità sociale da parte della proprietà Fumagalli».

Il cuore produttivo può restare qui
Nel suo intervento il sindaco Troiano ha definito questo “allargamento alla Regione” della vexata quaestio Candy «un passo avanti», proponendo strumenti di risoluzione della vicenda. «Credo che il “cuore” produttivo di Candy possa restare in Brianza – ha detto Troiano – e, almeno a parole, lo crede anche la proprietà». Troiano ha poi invitato ad agire per realizzare questo obiettivo. Enrico Brambilla, consigliere regionale PD, in chiusura, ha fatto il “punto” riassumendo gli “strumenti” utili ad una risoluzione e ha aggiunto la possibilità di un faccia a faccia tra la proprietà-Candy e l’assessorato alle politiche industriali della Regione Lombardia.

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