Comunità Pastorale
Suor Mariarosa, l’emozione della visita di Francesco
di Roberto Gallon
Papa Francesco é appena tornato a Roma dal viaggio in Sudamerica. Ha visitato Bolivia e Paraguay. Ma la prima tappa é stata in Ecuador dove svolgono la loro missione tre missionarie brugheresi: suor Mariangela Sardi, suor Elisa Cazzola e suor Mariarosa Biraghi. Quest’ultima ci racconta come è stata vissuta nella sua comunità la visita del papa sudamericano.
Partecipi, anche da lontano
Suor Mariarosa vive ad Esmeraldas una cittadina al nord del paese sull’oceano Pacifico non lontano dalla Colombia. «Purtroppo ho visto il papa alla televisione, ormai sono vecchia per certi strapazzi» racconta la suora comboniana. «C’è stato un grande entusiasmo prima che arrivasse: ci si é preparati con canti e preghiere. Si vedeva che tutti erano contenti per questa visita».
Una festa interiore
«Da Esmeraldas – prosegue la religiosa – sono partiti per Quito, la capitale, 25 bus che hanno viaggiato tutta la notte. Arrivati hanno camminato per circa due ore per raggiungere il vecchio aereoporto dove era previsto l’incontro con il Santo Padre. Intanto cantavano e pregavano. Con il gruppo c’erano anche persone anziane che non hanno voluto rimanere a casa e ammalati con la carrozzina.
«I bambini non si contavano. E’ stata una festa interiore che pero si notava anche all’esterno con canti, balli e i pianti erano all´ordine del giorno, ma anche il silenzio quando parlava il Papa. Al ritorno tutti erano stanchi ma sereni e contenti. Anche chi non ha potuto andare nella capitale o a Guayaquil al sud ha potuto vedere le immagini degli incontri su due megaschermi preparati dall’amministrazione comunale nella piazza di Esmeraldas».
Una gioia nella vita di tutti i giorni
Suor Mariarosa, che prima di arrivare in Ecuador aveva svolto la sua missione in Mozambico e che ora parla lo spagnolo meglio dell’italiano, sa però che adesso viene il momento di trasferire la gioia dell’incontro col Papa nella vita di tutti i giorni.
«Il papa ha commosso tutti- dice ancora – specialmente quando fermava la papamobile per abbracciare gli ammalati, gli anziani ed i bambini. «La nostra gente – conclude – dice che non dimenticherá mai quello che ha vissuto e che cercherá di riflettere e di mettere in pratica le parole del papa. In questo periodo stiamo vivendo la grande missione continentale e i discorsi del papa ci aiuteranno a essere piú coscienti dei nostri doveri di cristiani e del grande dono della misericordia di Gesù».