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Il racconto di Fioretti, medico alpinista: “In Nepal visitavo 200 persone al giorno, l’ambulatorio nelle capanne”. Mercoledì la cena per aiutare i terremotati
«I nepalesi sono un popolo orgoglioso. Sopportano il dolore con un sorriso».
Ecco l’immagine che dell’immane tragedia nepalese del 25 aprile scorso ci rende Annalisa Fioretti, medico e alpinista carugatese socio del Cai Brugherio, che nel corso della scalata alla vetta del Lhotse, la quarta cima più alta del mondo, si è trovata catapultata, suo malgrado, nella terribile emergenza.
Mercoledì 24 ci sarà anche lei, alle ore 20, alla cena organizzata dal Cai Brugherio presso l’oratorio di San Carlo per raccogliere fondi a sostegno della popolazione nepalese colpita dal sisma.
E Annalisa è proprio una di quelle che non sa come si faccia a fermarsi. Appena dopo la prima scossa, infatti, cessata l’attività di soccorso al campo base del Lhotse, dove con atri compagni di spedizione stava tentando di raggiungere la cima, ha attraversato per diverse settimane il Nepal passando in rassegna le zone devastate dal sisma e più isolate.
Il viaggio di annalisa ha attraversato le zone di Saydul, Chepang, Bhatapur, senza tralasciare Kathmandu, la capitale; e grazie alla collaborazione e all’appoggio di “Friends of Nepal” ONG (organizzazione non governativa) e della associazione italiana “Roby Pantoni” ONLUS, ha potuto portare la sua competenza di medico e il suo aiuto da essere umano a molte persone in grave difficoltà. «Ho visitato alla media di 200 persone al giorno – rileva Annalisa, che aggiunge – spesso l’ambulatorio era una capanna».
Ma l’aiuto che la carugatese è riuscita a offrire alle persone colpite dal sisma non è stato solo morale e umanitario. Grazie al suo impegno nella raccolta di fondi e al sostegno materiale della “Roby Piantoni”, ha potuto rifornire di generi di prima necessità i villaggi devastati.
Annalisa tornerà in Nepal ad ottobre per continuare la sua attività di medico con campi sanitari più strutturati, per ora prosegue la raccolta di fondi attraverso i comuni della Brianza e non solo.
Proprio per portare la voce della propria testimonianza, in collaborazione con il CAI Brugherio, sarà presente a una cena benefica a sostegno di “Friends of Nepal” che si svolgerà il 24 giugno all’oratorio San Carlo, dalle ore 20.
Le prenotazioni alla cena devono pervenire entro domenica 21 giugno al numero 344 26 65 633 o al numero 333 11 44 481, oppure via email tramite mail all’indirizzo caibrugherio@tin.it