Cronaca
Tecnologie locali per i vetri dell’Expo
Novembre 2014: Expo è in costruzione. A Palazzo Italia si devono montare i vetri della facciata con angolazioni particolari, addirittura negative. Un’operazione che, in Italia, sono in grado di compiere solo tre aziende. E una è di Brugherio.
Lavori in cinque padiglioni
È così che la Pinotti e Valentino di via Talete ha contribuito all’Esposizione universale partita il 1° maggio. «Abbiamo installato i vetri di Palazzo Italia – spiega Valentino -, e quelli di Cina, Irlanda, Enel e della sfera trasparente dell’Azerbaijan». Lavori complessi, necessari per posizionare lastre larghe fino a cinque metri e del peso di 600 chili.
Da vetrai a grandi opere
L’azienda brugherese è nata nel 1981 come vetreria, fondata dai due soci cui ancora appartiene. «Ora siamo specializzati – prosegue – nella movimentazione e posa in opera delle lastre: abbiamo fatto diverse vetrine in corso Vittorio Emanuele a Milano, ad esempio. Ma continuiamo anche con l’attività da vetrai per le piccole necessità domestiche dei clienti».
La sfida di Expo
Quando si tratta di spostare grosse lastre di vetro, lo sforzo maggiore lo sostiene un braccio meccanico snodabile dotato di ventose. «È guidato da un operaio con un telecomando che se ne sta ben lontano dalla lastra, per questioni di sicurezza – precisa Valentino. Quando è nella posizione adatta, viene fissato con due piastrine sui suoi innesti». Il lavoro in Expo ha impiegato i sette lavoratori dell’azienda da novembre. A marzo e aprile, nell’imminenza dell’apertura, con turni diurni e notturni, sabato e domenica compresi. «Uno sforzo importante per tutti – rileva il titolare -, ma anche una bella soddisfazione».