Cronaca
Brugherio Calcio,Amato non ci sta: «Vent’anni di guai, con noi le soluzioni»
«Una sciagurata stagione» l’avevano definita un gruppo di genitori. Secondo l’accusa, di cui si è fatto portavoce un papà, l’annata al Brugherio calcio è stata caratterizzata da «condizioni igieniche indecenti» degli spogliatoi, allenamenti «sul campo centrale, mentre a pochi metri di distanza i tesserati del Gsa atletica lanciano il giavellotto» e utilizzo dei campi da calcetto considerati inagibili.
«Bagni puliti, bimbi sicuri»
La risposta della società non ha impiegato molto ad arrivare: «Abbiamo foto dei bagni, puliti, scattate a marzo – sostiene il presidente Domenico Amato. Quello che si vede nella foto “di denuncia” è calcare, e non di oggi, perché l’abbiamo pulito mesi fa con l’acido. Gli spogliatoi sono lì da vent’anni e non è mai stata fatta manutenzione. La stiamo facendo noi da quattro anni, con il cambio dei doccini ogni anno e delle piastrelle». E per il campo, condiviso con il Gsa atletica, dove si lancia anche il giavellotto? «Se era una situazione di grave pericolo, questo genitore si sarebbe dovuto precipitare in campo e fermare tutto, o venire a lamentarsi da noi. Non fare una foto. Gli spazi sono quelli e in accordo col Gsa si è diviso il campo, una metà campo per noi e l’altra per loro. Situazioni di pericolo non ce n’erano, al contrario erano presenti i responsabili sul campo e se ci fosse stato pericolo avremmo fermato tutto».
«Errori subito fermati»
Capitolo campi da calcetto non agibili e ugualmente utilizzati. Amato ne ammette l’uso da parte di alcuni allenatori e sostiene che ciò è stato frutto di un errore, subito fermato: «I nostri bambini non hanno mai fatto una partita sui campi da calcetto. Qualcuno li ha usati erroneamente per allenarsi, sono stati utilizzati da mister che non lo sapevano, perché già negli anni prima erano utilizzati in questo modo. Ma partite di campionato mai. Oggi sono chiusi con lucchetto a spese nostre, ci sono le reti bucate e quando ci entra qualcuno siamo noi a farlo uscire».
«Chi accusa si dichiari»
Il Brugherio ha deciso di metterci la faccia, e rispondere ad accuse «che rischierebbero di rovinare un lavoro lungo quattro anni», da quando la famiglia Amato ha prelevato la società sull’orlo del fallimento. «Ammettiamo le nostre colpe e ce ne prendiamo le responsabilità – precisa il Presidente. Ogni volta che c’è stata una lamentela siamo sempre intervenuti. Se questo noto personaggio dice la verità che si faccia avanti e non stia nell’anonimato, noi ci mettiamo la faccia e ce la metta anche lui quando fa determinate dichiarazioni».
«Vent’anni di guai, ora la luce»
Dopo anni, la situazione al Centro sportivo potrebbe tornare alla normalità con i lavori di ristrutturazione pronti a partire: «Ringrazio l’Amministrazione per quello che sta facendo, dopo vent’anni si vede uno spiraglio di luce. I problemi dovevano uscire prima. Questo personaggio, che forse è nella politica da vent’anni, se n’è accorto adesso? O forse è una ripicca?» conclude.
Il sindaco si esprimerà sul tema in una conferenza stampa.