Cronaca
La denuncia di genitori e nonni di San Damiano: «Il nostro parco è dimenticato»
«Il parco dell’amicizia di San Damiano, nel piazzale Le Puy en Velay, è un luogo di vera aggregazione all’aperto per bambini, genitori e nonni, dove c’è integrazione anche fra diverse etnie ed estrazioni sociali, ma il problema grosso è che le sue condizioni sono pessime».
Lamentele da sette anni
Lo dicono i genitori e i nonni che tutti i giorni frequentano l’area verde. Una storia – racconta il referente dei genitori mentre ci accompagna a visitare il parco – che risale a diversi anni fa. «Il sindaco Troiano – riferiscono – a pochi mesi dall’elezione ha fatto un sopralluogo con un gruppo di genitori e la riqualificazione del parco era entrata nella progettualità già dal primo anno di insediamento, perché i giochi non sono a norma. Però non vediamo ancora nulla di fatto. E sì che ci lamentiamo di questa situazione da più di sette anni».
Un parco per 5mila residenti
I genitori sottolineano che questo è l’unico parco a San Damiano, un quartiere di oltre 5mila residenti. Bambini di diverse fasce d’età frequentano l’area. I genitori, con amarezza, ammettono che «si è data paradossalmente più importanza all’area cani vicina al parco (e non abbiamo nulla contro i cani e i loro proprietari), che gode anche di attrezzature nuove, ma non c’è attenzione per lo spazio dedicato ai bambini; è chiaro che ci sono altri parchi che necessitano di manutenzione, come il parco di via Santa Caterina, che probabilmente è in condizioni peggiori di questo, ma lì i lavori sono partiti. Qui non vediamo nessun segnale».
Cartelli caduti, erba alta
Raccontano inoltre che «tre mesi fa, abbiamo segnalato la pericolosità di un cartello caduto e nonostante le varie segnalazioni, fatte anche al vigile di quartiere e direttamente all’ufficio tecnico, non è stato sistemato né rimosso». Per quanto riguarda la pulizia dell’area e dei cestini, pare che i residenti non abbiano nulla da dire; mentre la manutenzione del verde è ritenuta carente: «L’erba è alta e ci sono rami di alberi che cadono talmente in basso da essere un ostacolo per coloro che passano in bicicletta con il rischio di essere colpiti in faccia».
Lo scivolo è rotto
«A volte, fanno sapere i genitori, ci sono stati papà che hanno provveduto ad aggiustare le altalene presenti. Una delle due altalene era rotta, abbiamo chiesto che venisse sostituita: dopo due settimane nessuno ha fatto niente e un papà autonomamente ha sistemato l’altalena; da quel momento è ancora agibile. Anche lo scivolo è pericoloso e va sostituito. L’unica cosa che è stata fatta, un anno fa, è di aver messo una piastra, tra l’altro non a norma avendo dei fili di ferro sporgenti, perché lo scivolo si è sfondato e tempo fa un bambino si è tagliato». Il tappeto antitrauma, che è obbligatorio, «non è presente sotto l’intero scivolo e dove è presente si muove; anche in questo caso un buon numero di papà ha cercato di sistemarlo fissandolo il più possibile nella terra». Anche la situazione di alcuni pali della luce è piuttosto precaria: «A volte – conclude il referente dei genitori – i bambini si avvicinano e si appoggiano a pali che si muovono e rischiano da un momento all’altro di cadere».