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Discarica, si studia la copertura dell’impianto

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Discarica, si studia la copertura dell’impianto

Da Google Maps l’area della discarica

Una copertura degli impianti per attutire i rumori. È la più recente ipotesi allo studio per soddisfare le richieste dei cittadini di Sant’Albino e San Damiano.

Le conferme di Virtuani
A dare gli ultimi aggiornamenti in merito alla vicenda della discarica di viale delle Industrie, che smaltisce plastica e sfascio del verde, è il consigliere della Provincia di Monza e Brianza Pietro Virtuani, cui è affidata la delega per la tutela e valorizzazione dell’ambiente. Oltre a essere consigliere provinciale, Virtuani è consigliere comunale a Brugherio (i consiglieri provinciali, in seguito alla riforma, sono eletti da e tra i consiglieri comunali) e segretario provinciale di Monza del Partito Democratico.

I tempi potrebbero non essere brevi, in quanto la palla è al momento in mano al Comune di Monza, che per consentire la copertura dovrà intervenire con una variante del Pgt. «L’azienda Crimo-Cem si è detta disponibile a una copertura per alleviare i disagi dei cittadini che vivono nell’area – conferma Virtuani –. In questo modo verrà attutito il rumore, che è comunque nella norma in quanto calibrato per l’area di viale delle Industrie». Una zona già rumorosa per via dell’elevato traffico.

Nessuna irregolarità nei controlli Arpa
Negli scorsi mesi, si sono susseguiti diversi controlli da parte di Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente), fortemente voluti dal Comitato di quartiere Sant’Albino San Damiano col sostegno del Comune di Brugherio, che partecipa anche al relativo tavolo tecnico con Monza, Provincia, Asl, Arpa e Polizia Provinciale. I rilevamenti hanno confermato che l’impianto opera entro i limiti acustici e di odore.

La storia fin qui è nota. Nel dicembre 2013 l’area fu sottoposta a sequestro da parte della Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine su appalti truccati. Successivamente è avvenuta la riapertura, in quanto l’azienda rispetta tutti i limiti imposti dalla legge e i profili ipotizzati di illegittimità riguarderebbero solamente l’atto con cui è stato appaltato l’impianto. Per questo però, la giustizia sta ancora facendo il suo corso e i tempi non si annunciano brevi.

Istituzioni alla ricerca di un compromesso
Nel frattempo continua il lavoro braccio a braccio delle istituzioni locali per trovare una soluzione di compromesso tra azienda e residenti. «Il lavoro della Provincia – continua Virtuani – è quello di coordinare le politiche dei due Comuni: è un ente efficace per un territorio come il nostro, in cui le distinzioni tra i vari paesi sono sempre meno evidenti».

Il consigliere rileva poi elementi positivi nel rapporto tra le varie parti in causa: «Il rapporto tra Comitato e azienda non è di reciproca chiusura, ma di collaborazione. Lo scopo del lavoro istituzionale è quello di favorire il dialogo fra le parti: Monza è disponibile e ha compreso il problema, l’amministrazione di Brugherio ha un rapporto di fiducia con il Comitato, il quale ha compreso le difficoltà e riconosciuto il nostro impegno».

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