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Parco Increa, caccia alle nutrie e controllo della fauna

Cronaca

Parco Increa, caccia alle nutrie e controllo della fauna

Una nutria nuota a Increa (Foto inviata da Spinning Brugherio)

Nutrie, tartarughe e alga rossa. In arrivo le misure per risolvere e contenere i tre problemi del laghetto del parco Increa, più volte segnalati da cittadini e dall’associazione Spinning Brugherio.

Le tre situazioni richiedono interventi d’urgenza, che saranno attuati in tempi brevi in modo tale da far trovare pronto il parco per il week end di Pasqua quando, tempo permettendo, verrà preso d’assalto da brugheresi e abitanti di paesi limitrofi.Per quanto riguarda le nutrie, l’assessore Marco Magni spiega che «è stato dato mandato alla Polizia provinciale per un’operazione di contenimento. Avverrà il prima possibile, non appena il corpo sarà disponibile, e per questa misura il parco dovrà stare chiuso un giorno».
Le nutrie, pericolose in quanto non essendo autoctone provocano danni alla fauna locale, verranno abbattute.

Due le possibilità in campo per la questione tartarughe: «Potevamo chiedere a due aziende di Forlì e Cesena di rimuoverle e portarle nei loro centri specializzati, ma l’intervento avrebbe il costo elevato di 100 euro a tartaruga – spiega Magni –. Quindi abbiamo scelto l’opzione gratuita, tramite la Provincia che ha autorizzato un privato a prelevarle e portare in una riserva nel pavese».

Marco Magni

Infine, capitolo alghe rosse. «Abbiamo per prima cosa chiesto ad Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente ndr) un’analisi delle acque. L’alga è potenzialmente tossica, ma non è detto che lo sia, quindi si interverrà comunque con urgenza». La pianta, se sollecitata, produce una tossina che rilascia il colore rosso e provoca problemi all’uomo se viene ingerita o per contatto cutaneo. Dopo le rilevazioni per valutare la situazione attuale, verranno effettuati controlli di monitoraggio nel corso del tempo. «Le alghe rosse sono un fenomeno diffuso nei laghi di cava, che in Lombardia sono circa 690. Inoltre, abbiamo chiesto anche al Cnr di Brugherio uno studio sulla fauna ittica del laghetto».

Messo in sicurezza il bacino, ecco che potrebbe aprirsi uno spiraglio per ripristinare la pesca no-kill nel lago.È lo stesso Magni che rivela: «Risolti questi problemi, potremmo pensare di istituire un registro di pescatori brugheresi e avviare una sperimentazione di un anno, con regole certe e ben definite».

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