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L’Avis a caccia di donatori

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L’Avis a caccia di donatori

Donatori di sangue in calo. Il dato emerge dalla relazione del presidente dell’Avis Comunale Brugherio, Mauro Brugali durante la presentazione del bilancio anno 2014 ai soci che si è tenuta il mese scorso.
Il presidente si interroga sulle motivazioni e sulle strategie per indurre sempre più giovani a guardare all’Avis come un’opportunità concreta per fare del bene agli altri.

Le riflessioni del presidente
«Il bilancio che più ci deve interes­sare è quello dell’andamento dei soci e quindi della raccolta di sangue per raggiungere il nostro obiettivo: l’autosufficienza del sangue – spiega Brugali nella sua relazione -. Nell’anno appena trascorso dobbiamo registrare un risultato di raccolta e associativo che è negativo, purtroppo in linea con l’andamento negativo iniziato nel 2001: 3.863 sacche, tra sangue intero e derivati con un calo di 143 sacche rispetto all’anno precedente; la nostra sezione ora conta 1.596 donatori in calo di ben 152 soci rispetto al 2013 che non sono stati compensati dalle nuove iscrizioni (69)».

I motivi
Il perché del calo: «Raggiungimento dei limiti di età anagrafica dei soci, donatori de­ceduti, motivi personali (spesso lavorativi), trasferimenti verso altre sezioni e soprattutto per problemi di salute. Se da un lato il risultato finale della nostra sezione si può defi­nire positivo per l’elevato indice di donazione totale per socio pari 2,42% e, ci tengo a sottolinearlo, per il ringiovanimento della sezione, l’andamento negativo del numero di donatori e donazioni, che si registra anche a livello provinciale, regio­nale e nazionale non può non preoccupare la nostra associa­zione e anche tutta la comunità. Avis deve analizzare questi dati per capire quali sono le mo­tivazioni che spingono un numero di soci sempre maggiore a lasciare la nostra associazione e un numero sempre minore di giovani che ne aderiscono».

Il 2014 un anno importante
«Il 2014 è stato un anno di cambiamenti e innovazioni importanti per la nostra sezione – continua Brugali – da marzo un nuovo presidente (questo dovuto alle dimissioni presentate da Carlo Bianchi) e da dicembre abbiamo un nuovo direttore sanitario; la segreteria è stata fornita di un server di ultima generazione per garantire un alto livello di sicurezza dei dati sensibili; maggiore presenza nei social network per incrementare la visibilità ed avere un canale di comunicazione veloce grazie al nuovo sito internet ed ai profili Facebook e Google+».

Le iniziative messe in campo
Diverse le iniziative che l’ente brugherese ha organizzato e organizzerà con lo scopo di dare maggiore visibilità all’associazione e con l’intento di richiamare i giovani.
Il presidente ci tiene a sottolineare: «È compito però di ogni donatore, di promuove­re la donazione ad amici, parenti e conoscenti. Questa è la forma di promozione più efficace, più di tutte le campagne pubblicitarie o eventi: la testimonianza diretta e competente di chi è già donatore».

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