Cronaca
Il dramma del lavoro perso a 40 anni. Il convegno sabato 7 febbraio
Quasi tre anni senza lavoro, quando di anni ne hai 54, «incrinano tutti i tuoi rapporti». Lo sa Claudo Doro, manager di alto livello, nato e redisente a Brugherio con moglie e figli. Una vita in giro per il mondo esplorando nuovi mercati nel tessile e nelle automobili.
La crisi dopo 6 mesi
Poi, d’improvviso, il licenziamento. «Con la liquidazione, l’esperienza che hai, i risparmi, trascorri i primi 6 mesi alla ricerca di nuove esperienze. Poi ti accorgi che sembra non esserci più spazio per te. E ti senti in crisi». La sofferenza è personale «ma soprattutto in relazione alla famiglia. Vorresti che i tuoi figli potessero studiare finché ne hanno bisogno e non sai se potrai garantirglielo». E allora «ti butti in piccoli lavoretti manuali. Quasi degli hobby per sentirsi utili». Diventi esperto di sgravi fiscali per i nuovi assunti, scopri il controverso panorama internet dei siti che offrono lavoro.
Il problema dell’età
C’è anche il tempo, inviando curriculum, di fare qualche esperimento. E scoprire così, racconta, che «un’azienda mi ha ricontattato solo quando ho truccato la data di nascita, dichiarando parecchi anni di meno. Ma sono onesto, e non ho fatto seguito alla cosa».
Giovani e adulti disoccupati
Il problema, oggi, sembra proprio quello di chi perde il lavoro tra i 40 e i 60 anni. «Sono storie drammatiche» assicura il presidente dell’associazione “Lavoro over 40” Giuseppe Zaffarano che ha organizzato il convegno insieme a Doro, al Comune di Brugherio e alla Fondazione Clerici. «È vero – aggiunge – che la disoccupazione giovanile è un problema. Ma lo è ancor di più quella adulta. Gli uomini e le donne tra i 40 e i 60 anni sono la cerniera tra i giovani e gli anziani».
Un lavoro dal Messico
Oggi, quasi tre anni dopo, Doro ha trovato un impiego corrispondente alle sue competenze. Grazie alla segnalazione di un conoscente che, a Città del Messico, era venuto a conoscenza di una posizione libera in Italia,. «Da disoccupato, fatichi a rapportarti normalmente con la tua famiglia – racconta -. Ti senti “inutile”. Fatichi a sorridere agli amici, non sei più una persona con cui è piacevole chiacchierare». Per questo il brugherese ha deciso, nel pieno del periodo di ricerca lavoro, di organizzare un convegno in città «che possa poi essere ripreso nuovamente, finché ce ne sarà bisogno».
Consigli e supporto
A chi partecipa, non sarà garantito un lavoro. Ma, auspica il sindaco Marco Troiano, «gli si aprirà una nuova prospettiva, lo si inserirà in una rete che può dargli supporto». Anche con qualche suggerimento di tipo psicologico per affrontare con più consapevolezza le difficoltà. O su come evitare siti internet che mirano solo a raccogliere dati, senza offrire opportunità lavorative.
Relazioni brevi, argomenti vari, esperti riconosciuti. Per un giorno Brugherio diventa il centro di chi è alla ricerca di un lavoro. Operaio, manager, impiegato che sia.