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Cristicchi canta e racconta al San Giuseppe l’esodo degli istriani in Italia

Cultura

Cristicchi canta e racconta al San Giuseppe l’esodo degli istriani in Italia

di Lorenzo Brunetti

Prende il via martedì 9 dicembre la ventesima stagione di Fuori Pista, che vedrà come primo spettacolo in scena “Magazzino 18”, commovente commedia scritta dal cantautore italiano Simone Cristicchi.

Cristicchi è rimasto colpito da una pagina della storia Italiana spesso tracurata: ci troviamo nel 1947 quando, appena finita la seconda guerra mondiale, l’Italia firma il trattato di pace che la porterà a cedere i vasti territori dell’Istria e della fascia costiera alla Jugoslavia. Quasi 350 mila persone scelgono, davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni, di lasciare le loro terre natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia.

Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante con una sedia, accatastata assieme a molte altre, che porta un nome, una sigla, un numero e la scritta “Servizio Esodo”. Simile la catalogazione per un armadio, e poi materassi, letti, stoviglie, fotografie, poveri giocattoli, altri oggetti, altri numeri, altri nomi. Simone Cristicchi prende il nome del suo spettcolo proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste, dove gli esuli, spesso prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi, lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne in futuro rientrare in possesso: il Magazzino 18.

Grazie alla scrittura da Jan Bernas e diretto dalla mano esperta di Antonio Calenda, Cristicchi partirà proprio da quegli oggetti privati, ancora conservati al Porto di Trieste, per riportare alla luce ogni vita che vi si nasconde, punteggiando la storia con sue canzoni inedite, eseguite dal vivo.

Biglietti in vendita su www.sangiuseppeonline.it o al botteghino del teatro.

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