Cronaca
Il secondo grado condanna Cerizza: “Ricorro, sentenza assurda”
La sentenza «è assurda, stravolge quella di primo grado che concludeva un processo nel quale erano stati approfonditi tutti gli aspetti della vicenda».
Commenta così, Vittorio Cerizza, la condanna (5 mesi, sospesi) ricevuta nel processo di appello dopo che il Primo grado di giudizio lo aveva dichiarato innocente
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La vicenda, nota, risale alla scorsa amministrazione, quando Cerizza rimase in Consiglio comunale durante la votazione di un provvedimento in ambito urbanistico che lo coinvolgeva (non votando e non partecipando alla discussione). Secondo il giudice di primo grado, si trattava di un comportamento legittimo. Secondo quello di secondo grado, è ipotizzabile l’abuso d’ufficio.
«Il secondo processo è durato mezz’ora – aggiunge Cerizza -. La sensazione è che il giudice abbia voluto emettere la condanna per rimandare il tutto al terzo grado. Ricorrerò in cassazione».