Primo Piano
Giovedì la serata dedicata a piccole e medie aziende della città per i corsi di formazione
È un servizio dedicato soprattutto alle piccole e medie imprese, quello pensato da Comune, fondazione Clerici e associazione Aiat (ingegneri per l’ambiente e il territorio).
Prenderà il via giovedì 6 novembre, alle ore 20,30, con una serata organizzata presso la sala consiliare di piazza Battisti.
Sono invitate le tremila attività produttive brugheresi, alle quali sarà proposto il progetto e chiesto di quali corsi di formazione possano avere bisogno. Perché mettersi insieme, in questo caso, può essere utile.
Anche per ottenere corsi gratuiti. Già, perché «non tutte le aziende sanno – spiega il docente della Clerici Marco Palloni – che quando pagano lo stipendio al loro dipendente, una quota viene convogliata in un fondo per la formazione. E rimane lì, in attesa che qualcuno acceda e lo utilizzi per organizzare un corso. In caso contrario viene perso».
L’accesso al fondo, con la preparazione dei relativi obblighi di legge, è lo specifico della Fondazione, aggiunge la direttrice Tiziana Pasta, «in un’ottica di servizio al territorio come quello che svolgiamo da 40 anni nelle nostre aule».
La docenza è affidata all’Aiat, spiega l’ingegnere Alessandro de Carli: «Mi sono trasferito da poco a Brugherio e mi sono chiesto cosa posso fare per la nuova città. Mi sono offerto, con la mia associazione, al sindaco, e dopo qualche mese di studio di fattibilità riusciamo ad attivare il progetto. Tra i temi di corso possibili ci sono la sicurezza, l’ambiente, il risparmio energetico e molto altro. Vogliamo fornire alle aziende la professionalità giusta per le esigenze vere».
E il ruolo del Comune? «Tanti chiedono un lavoro – risponde l’assessore Marco Magni -: noi non siamo in grado di soddisfare l’esigenza, ma possiamo fare da garanti per iniziative come queste, mettendo in contatto diverse realtà del territorio». Anche perché, aggiunge il sindaco Troiano, «Brugherio è caratterizzate da centinaia di piccole imprese: sono la maggior parte, dobbiamo pensare soprattutto a loro quando parliamo della città. Con la proposta dei corsi proseguiamo su una linea tipica dell’amministrazione, coinvolgendo le professionalità del territorio».