Salute
Virus invernali come combatterli? Ce ne parla il dottor Vincenzo Valesi
Per la rubrica salute di questa settimana parliamo dei tanto temuti “virus invernali”. Ci aiuterà a comprendere l’argomento come sempre il dottor Vincenzo Valesi, medico esperto in medicine non convenzionali, ma anche medico di famiglia a Brugherio. Figura molto nota in città, è autore dell’ opera “I Rimedi Naturali del Medico di Famiglia” edito dalle Macroedizioni dove propone una visione pratica dei rimedi naturali come possibile soluzione delle più comuni patologie che ci affliggono quotidianamente. La sua ultima fatica un manuale di circa 120 pagine edito dalle Macroedizioni, dal titolo “Curare la candida con terapie naturali”.
Quali sono gli accorgimenti per essere pronti ad affrontare i virus invernali? Vitamine, integratori sono consigliati?
Dobbiamo cercare di mantenere il nostro stato di salute nelle migliori condizioni di forma. Quindi prima ancora che ingaggiare una battaglia coi virus dobbiamo impegnarci a intraprendere dentro di noi e nella vita un percorso di salute che passa attraverso varie tappe: l’alimentazione, l’attività fisica, la gestione corretta dei pensieri e delle emozioni. Vitamine e integratori possono essere utili ma non dovrebbero essere assunti in maniera indiscriminata e aspecifica, perché non è detto che siano sempre opportuni.
La natura cosa ci offre per irrobustire il nostri sistema immunitario?
La natura in ogni periodo dell’anno ci offre le cose di cui abbiamo bisogno. Pertanto dovremmo imparare a rispettare e a valorizzare le sue offerte armonizzate sulle nostre necessità. Purtroppo le catene della grande distribuzione e la globalizzazione intesa nei suoi aspetti più deteriori creano un profondo disorientamento alimentato spesso da un marketing sfrenato. Pensiamo a quanto sia importante il valore degli agrumi, per il oro contenuto in vitamina C e flavonoidi, dei pomi caki, delle crucifere (cavoli, da cucinare sempre cotti soprattutto se ci sono problemi tiroidei), radici e tuberi (patate, barbe, barbabietole). Dovremmo imparare a valorizzare le produzioni locali perché noi siamo figli della terra una buona madre che non dimentica mai le necessità dei suoi figli.
Se i virus ci colpiscono cosa fare?
Quando arde un incendio la cosa migliore è togliere l’ossigeno, non soffiare sul fuoco. Il fuoco in questo caso è la nostra forza reattiva: è questo il problema maggiore delle malattie febbrili acute. La reazione organica deve essere ridotta, modulata quando è eccessiva, non stroncata; e nemmeno rinforzata, quando la reazione acuta è in atto. Altrimenti rischiamo di fare interventi anche naturali inappropriati. Non conta sempre solo cosa dai, ma anche quello che ti proponi di ottenere, e per questo devi fare un ragionamento “strategico”. Ad esempio, in caso di febbre alta sarebbe inopportuno utilizzare l’astragalo che invece è più indicato per rinforzare un sistema immunitario sopito in una fase di stallo, mentre è più indicata l’echinacea che è uno stimolo più blando di difesa antivirale. E se usiamo farmaci, come il paracetamolo, non dobbiamo pretendere di far scomparire la febbre, che in fondo è espressione della reazione di difesa, in poche ore.
I bambini che frequentano le scuole entrano in contatto, specialmente nella stagione fredda, con tanti virus e batteri. Le mamme quali accorgimenti devono avere?
Osservare le norme igieniche più elementari, evitando di diventare ossessivi, perché l’ossessione farebbe più male della malattia. Lavarsi le mani prima dei pasti, cambiare la biancheria quando si è sudati per evitare raffreddamenti eccessivi, areare periodicamente gli ambienti per pochi minuti. Non possiamo eliminare i batteri e i virus, ma possiamo ridurre la loro carica ambientale, per permettere alle nostre difese naturali di organizzare una valida barriera. Senza dimenticare quanto sia importante, nei bambini più piccoli della scuola materna, l’aspetto affettivo legato al distacco dal genitore vissuto come abbandono.
In caso di febbre, raffreddore, mal di gola e tosse quali rimedi è possibile utilizzare?
Degli interventi sintomatici, con lo scopo di modulare il sintomo quando è eccessivo, senza pretendere di stroncarlo, come per esempio la febbre, espressione di un meccanismo di difesa, o una diarrea, espressione di un importante meccanismo di disintossicazione e di allontanamento della causa tossica, spesso, in questi casi di tipo virale. Dovremmo sostituire il concetto di stroncamento con quello di modulazione, pensando che ogni tanto anche un raffreddore può contribuire a dare una scossa a un sistema immunitario sopito.